I giocatori dei Milwaukee Bucks hanno vissuto con una certa sorpresa il licenziamento di coach Jason Kidd. Giannis Antetokounmpo in primis. La dirigenza invece, a quanto pare, era ai ferri corti con Kidd da tempo. In particolare per alcune posizioni controverse tenute dall’allenatore nel rapporto con Jabari Parker.
RESET
Kidd – secondo il Journal Times – avrebbe avuto controversie soprattutto col prodotto di Duke, promessa ventitreenne perennemente infortunata e ancora lontana dall’esprimere appieno il proprio potenziale. L’ex-coach avrebbe tentato di cedere Parker – draftato con la pick numero 2 nel 2014 – dopo pochi mesi dalla selezione al Draft, prima che l’ala si rompesse per la prima volta il crociato (il 15 dicembre 2014).
Secondo un ex-giocatore dei Bucks rimasto anonimo:
“Kidd è sempre stato duro con Jabari. Anche quando non era necessario. Jabari è davvero un bravo ragazzo e non si è mai meritato un trattamento del genere.”
La dirigenza di Milwaukee, nonostante la condizione di injury prone di Parker, crede ancora nel recupero del proprio secondo miglior prospetto (dopo, ovviamente Antetokounmpo). Il gap tra le aspettative del front office e i metodi di Kidd potrebbe aver contribuito a portare al licenziamento di quest’ultimo.
Come in tutti i casi in cui nelle notizie che arrivano da Oltreoceano c’è una componente di speculazione, l’intero affaire va preso con una certa cautela (vedi la gola profonda ex componente dello spogliatoio Bucks di cui sopra). Di certo qualcosa tra Kidd e la dirigenza di Milwaukee si andava incrinando da tempo, forse da prima ancora che a rompersi fosse il fragile ginocchio sinistro di Jabari Parker. Si attendono, con l’andare delle settimane, altre voci di corridoio su uno dei divorzi più inattesi della stagione NBA.
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