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Chicago Bulls

Pelicans, saltato l’affare Mirotic

Sembrava tutto fatto per l’approdo del numero 44 dei Bulls in Louisiana, salvo poi sfumare all’ultimo per volontà del montenegrino naturalizzato spagnolo

Si tinge di giallo l’esito negativo di una trade data per fatta fino a poche ore fa, ma poi sfumata quando i dettagli stavano ormai per essere definiti: Nikola Mirotic è stato a un passo dal vestire la casacca dei New Orleans Pelicans, prima del colpo di scena conclusivo con annesso dietrofront.

La ricostruzione: le dirigenze di Bulls e Pelicans erano giunte a un accordo che prevedeva il passaggio dell’ala spagnola a NOLA in cambio di Omer Asik e una prima scelta futura, secondo quanto riportato da Vincent Goodwill di NBC Chicago. Tuttavia sul più bello, ecco la retromarcia del diretto interessato padrone del suo destino come spiegato dall’insider Adrian Wojnarowski di ESPN.

Nel contratto dell’ex giocatore del Real Madrid non esiste alcun vincolo per cui i Bulls avrebbero dovuto avere il benestare di Mirotic per inserirlo in qualsiasi trade, però c’è un però. Tutto questo sarebbe valso se Chicago avesse esercitato la team option per la stagione 2018/2019 da 12.5$ milioni per il nativo di Podgorica prima che lo scambio venisse concretizzato, invece la franchigia della Windy City non l’ha fatto.

Così non facendo, entra in gioco una postilla presente nell’accordo in essere di Mirotic, il quale – senza garanzie contrattuali per le annate successive – può beneficiare del diritto di veto su qualunque affare in cui venga coinvolto. Il numero 44 ha quindi stoppato la finalizzazione della trade preferendo rimanere a Chicago, per buona pace di entrambe le franchigie in causa.

I Pelicans erano alla ricerca di un cosiddetto stretch four – un 4 abile a giocare coi piedi fuori dalla linea dei 3 punti e dalla mano affidabile – da affiancare ad Anthony Davis, rimasto “orfano” dopo l’infortunio al tendine d’Achille che ha messo KO DeMarcus Cousins.

Inoltre New Orleans si sarebbe liberata di un contratto scomodo come quello di Asik (cui spettano 11.3$ milioni per il ’18-’19 e 11.9$ per il ’19-’20 con quest’ultima annata vincolata a una player option), pur sacrificando una prima scelta al Draft che invece faceva gola ai Bulls in pieno rebuilding.

Una trade che avrebbe fatto contenti tutti, tranne proprio Mirotic che si è messo di traverso e ha rotto le uova nel paniere dei due front-office in questione: può succedere anche questo nell’imprevedibile mercato NBA.

 

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