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Clippers, Doc Rivers saluta Griffin: “La franchigia gli deve molto”

In casa Clippers il post-Griffin è già cominciato

La trade che ha visto Blake Griffin fare le valigie direzione Detroit Pistons ha suscitato molto scalpore nel mondo NBA,  per il valore dei giocatori coinvolti, certo, ma anche, se non soprattutto, per le tempistiche.

Doc Rivers, allenatore dei Clippers, ha parlato nel pre-partita della sfida casalinga contro Portland, non nascondendo una certa sorpresa. Di seguito le dichiarazioni raccolte da Ben Golliver di Sports Illustrated:

“Lo scambio è emerso dal nulla e piuttosto rapidamente. Non ne avevamo parlato per molto tempo. Tutti [all’interno del front- office] erano coinvolti. Nulla è cambiato nel modo in cui discutiamo gli scambi. [Il presidente] Lawrence [Frank], il [GM] Michael [Winger], tutto quel gruppo. Loro portano [l’idea] a me. Anche il [consulente] Jerry West è coinvolto. Ne discutiamo tutti, questo è il nostro modo di procedere.”

Nei confronti di Griffin, ad ogni modo, profonda gratitudine:

“Credo davvero che la storia dei Clippers sia un pre-Blake è un post-Blake. Prima del suo arrivo questa non era una grande franchigia per quanto riguardava l’aspetto cestistico. Una volta arrivato Blake, lo seguirono Chris [Paul], e DeAndre [Jordan] e tutti gli altri. In quel momento si è formata la franchigia della quale avete parlato. Blake è responsabile di tutto ciò. Mi sono davvero divertito ad allenarlo e ho scoperto […] la sua abilità di passaggio. Ignoravo le sue qualità di passatore e playmaker.”

Bilancio positivo dunque, pur con qualche indubbio rammarico per non aver centrato il bersaglio grosso:

“Avremo il rimpianto di non aver vinto tutto o di non essere nemmeno arrivati alle Finali della Western Conference. Abbiamo avuto le nostre chance, almeno un paio certamente. La serie con Oklahoma City [serie sul 2-2, sconfitta 4-2 in semifinale di Conference, ndr] è stata l’inizio della fine. Quando succede una cosa del genere [sono segnali]. Poi la débâcle di Houston. Entrambe sono state sconfitte dure [da accettare] per noi. Da lì in poi abbiamo patito molti infortuni. Abbiamo avuto le nostre possibilità e non le abbiamo sfruttate. È stata una bella corsa. Abbiamo vinto [50+ partite ] ogni anno. Sei una squadra con svariati All-Star, eccitante da veder giocare, ma il nostro obiettivo era vincere un titolo. È l’unico aspetto negativo. […] Non abbiamo concluso il lavoro.”

Doc Rivers, pronto a voltare pagina, lascia da parte i rumors e non perde di vista il treno per i Playoffs:

“Ne abbiamo parlato subito dopo [con Blake], ma non ci siamo incontrati. Quando finalizzi uno scambio i ragazzi non sono contenti. È dura. Lo dico per esperienza […], fa male. Non so se ci saranno altri movimenti, credo non lo sappia nessuno. Per il momento siamo a posto così, ma non significa per sempre. Mancano nove giorni alla deadline e questa squadra non ha cambiato prospettive. I Playoffs sono il nostro obiettivo.”

 

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