I Philadelphia 76ers sono una squadra completamente cambiata rispetto agli anni passati e per la prossima stagione che verrà si respira un aria colma di ottimismo. Coach Doug Collins intervenendo in una radio locale (Radio Sport) ha parlato dei vecchi Phila e dei nuovi Phila:
“Io personalmente ho pensato che l’anno scorso abbiamo raggiunto il nostro limite massimo di forza, più di quello non potevamo sicuramente fare, eravamo una squadra che ogni sera metteva tutto quello che c’era da mettere: energia, concentrazione e difesa al massimo possibile. Quello che ha fatto Michael Curry per la nostra fase difensiva è stato veramente incredibile e spettacolare, non avevamo un giocatore dominante in fatto di rimbalzi o stoppate ma ci concentravamo sull’essere una squadra, ognuno aveva un compito all’interno del sistema e tutti dipendevamo dal giocatore a fianco. Quest’anno invece le cose sono completamente diverse con i nuovi arrivati”
Si, i nuovi arrivati permetteranno a Doug Collins di avere uno stile di gioco ,sia offensivo che difensivo, molto diverso a quello che sono stati abituati a vedere a Phila. Andrew Bynum è al centro del progetto e del gioco stesso ed era proprio quello che l’ex Lakers voleva, ora non gli rimane altro che essere all’altezza del proprio desiderio. In molti sono curiosi di poter vedere la maturazione di questo giocatore che non può più prendersi “notti di riposo” sbagliando la partita, perchè dovrà essere lui il leader del gruppo. Collins ha parlato quindi del ruolo di0 Bynum all’interno del team:
“Il giorno della conferenza stampa siamo tornati a casa insieme ed io, lui e Jason Richardson abbiamo passato un po’ di tempo insieme con altre persone dello staff di Phila, e Drew era molto felice delle prospettive che gli abbiamo illustrato.Per quanto riguarda la sua condizione fisica ho parlato con lui l’altro giorno e lui mi ha detto che era pronto ad andare in Germania per l’iniezione fatta al ginocchio . Penso che sia eccitato per il fatto che lui sarà la nostra prima opzione di gioco piuttosto che essere la terza opzione a Los Angeles. In questo periodo ho potuto constatare il fatto che sia un ragazzo molto intelligente e brillante, conosce il gioco e abbiamo parlato di tutto questo tra schemi e possibili nuove soluzioni offensive.”
Per Philadelphia ci si aspetta una stagione ad alti livelli, la città si è finalmente risvegliata dai tempi d’oro di Iverson e non vede l’ora di poter andare a vedere la propria nuova squadra al Wachovia Center, come dimostrato dall’impennata di abbonamenti venduti rispetto allo scorso anno.
Michele Ipprio
Twitter: @mikeaip