La sesta vittoria consecutiva, benché sia arrivata contro i Bucks, peggiore squadra della lega, comincia ad avere un dolce sapore in casa Knicks. A New York si è aperto uno spiraglio di ottimismo, non solo per la gara vinta sabato sera contro Milwaukee per 115-94, ma anche per il ritorno di un grande ex, uno che a New York ha vinto due titoli da giocatore per poi collezionarne altri 11 in veste di allenatore sulle panchine di Bulls e Lakers. Stavolta farà parte della franchigia in qualità di president of basketball operation, ruolo definito dopo un accordo con James Dolan(presidente della squadra) sulla base di 15 milioni di dollari annui.
L’arrivo di Coach Zen nel front office dei Knicks è il segno di una scossa positiva? Forse. Per vedere gli effetti a breve termine dell’assestamento bisognerà aspettare aprile. Se New York riuscisse nella disperata impresa di agguantare un posto ai playoff, sarebbe già un buon inizio.Intanto serpeggiano dubbi e domande sulle decisioni che Jackson farà per svegliare dal letargo i Knicks e ridare a New York qualche chance per avere una squadra competitiva in vista della prossima stagione.
Carmelo Anthony guarda gli ultimi sviluppi dall’alto, sapendo di avere il coltello dalla parte del manico grazie alla possibilità di potersi chiamare fuori e diventare free agent questa estate. Per il momento sembra, tuttavia, entusiasta dell’ingaggio di Phil Jackson:
“Da stratega quale sono, questa è stata una grande mossa” ha ammesso Anthony. “Vediamo quale sarà la prossima, ma ribadisco che è stato veramente un grande colpo. Phil sa cosa fare e come costruire squadre vincenti, questa è la cosa più importante. Quando conosci gli ingredienti per vincere, che tu sia un allenatore o un dirigente, ha poca importanza.”
