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Dopo due appassionanti finali di Conference che hanno visto trionfare Cavaliers e Warriors, le due vincenti sono pronte a darsi battaglia nell’ultima serie dei Playoff per conquistare il tanto ambito anello. È proprio alle Finals che un giocatore, una squadra o un allenatore possono cambiare la storia e anche la loro carriera: il Titolo NBA rappresenta la massima ambizione per ogni cestista della lega americana e non solo.
Nonostante questo, sono molte le superstar NBA che non ne hanno mai vinto uno o, ancor di più, che non hanno mai disputato delle Finals, rimanendo però (benché a livello individuale) ben impressi nella storia del basket. Abbiamo cercato di ricordarne 5 del passato e 5 ancora in attività e li abbiamo elencati ruolo per ruolo: sfortunati o no, ecco alcuni tra i più forti a non avercela fatta!
Pete Maravich
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Recordman della NCAA con 3667 punti (realizzati in tre anni con la maglia di LSU), Pistol Pete è stato uno dei maggiori interpreti del ruolo di playmaker e, grazie alle sue doti offensive, viene ricordato come uno dei migliori scorer di tutti i tempi, tanto da essere inserito fra i i 50 migliori giocatori della storia NBA nel 1996, a 16 anni dal suo ritiro e 8 dalla sua scomparsa.
Nonostante i numerosi riconoscimenti individuali, Maravich non è mai riuscito a vincere un Titolo NBA, senza neanche raggiungere le Finals: il suo miglior traguardo di squadra (Hawks, Jazz e Celtics le franchigie con cui ha giocato) sono le finali di Conference disputate nel 1980 con la maglia di Boston, perse per 4-1 contro i futuri campioni dei Philadelphia 76ers.
John Wall
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Fermo ai box per oltre 40 partite durante la stagione a causa di un infortunio al ginocchio sinistro, John Wall è comunque stato presente per tutti i Playoff quest’anno, durati comunque poco per lui ed i suoi Wizards: Washington è stata infatti costretta ad arrendersi in 6 gare davanti ai Toronto Raptors, incontrati al primo turno.
Benché i suoi Wizards si siano sempre rivelati un avversario difficile da battere (dal 2014, anno di arrivo di Wall, mai stati sconfitti prima di una Gara 6), con lui al comando non sono mai andati oltre il secondo turno dei Playoff: una tendenza che, viste le potenzialità del play di Raleigh, aspetta solo di essere cambiata.