Come arrivano ai playoffs
Gli Houston Rockets, allenati da Kevin McHale, hanno disputato una buonissima regular season, specie se rapportata all’incredibile serie di infortuni che ha colpito buona parte del roster texano. La squadra del Barba ha vinto la Southwest Division, con un record partite vinte/partite perse pari a 56-26 e hanno guadagnato la seconda posizione a Ovest all’interno della griglia playoff. I Rockets dovranno fare a meno dell’apporto di Patrick Beverley e Donatas Motiejunas, entrambi out per infortunio. L’assenza del play si farà sentire parecchio, più di quella del lituano, perché rappresenta un buon giocatore di sistema e soprattutto un ottimo difensore sugli esterni avversari più pericolosi. I soli Dwight Howard e Trevor Ariza potrebbero non bastare a garantire una difesa solida, senza la quale si rischia seriamente di fare poca strada nella post-season. Basteranno le giocate del probabile MVP James Harden a netraulizzare i Mavs?
Regular season a dir poco enigmatica per i Dallas Mavericks: bene nella prima parte di stagione, malino e abbastanza al di sotto delle attese nella seconda, nonostante l’arrivo via trade di Rajon Rondo. I Mavs hanno totalizzato un record di 50 partite vinte e 32 partite perse, chiudendo al quarto posto nella Southwest Division e piazzandosi al settimo posto nella griglia playoff della Western Conference. Il roster non è stato dimezzato dagli infortuni come quello dei Razzi, ma potrebbe presentarsi per Gara-1 privo di Devin Harris e Chandler Parsons, già a riposo precauzionale nelle ultime gare di stagione regolare. La loro presenza è in forte dubbio e le notizie sul loro impiego verranno fornite poche ore prima della partita di sabato sera. Coach Rick Carlisle ha a disposizione una rosa ricca di talento e di esperienza, ma l’arrivo di Rondo ha alterato la chimica di squadra creando anche qualche malumore all’interno dello spogliatoio. Se l’allenatore riuscirà a trovare la quadratura giusta del cerchio, i Mavericks rappresenteranno uno scoglio difficile da superare per Houston, altrimenti…
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Uomini-chiave
Houston Rockets: James Harden. La guardia uscita da Arizona State University ha concluso la regular season totalizzando cifre impressionanti: in 81 partite giocate ha viaggiato a 27,4 punti di media (secondo marcatore NBA dietro Russel Westbrook), 5,7 rimbalzi, 7 assist e 1,9 palle rubate per partita, tirando con il 49,4% da 2 punti, il 37% da 3 e l’86,8% ai tiri liberi. Harden rappresenta il go-to-guy della squadra e la sua capacità di subire falli e andare in lunetta (10,2 tiri liberi tentati a partita durante la regular season!) dovrà essere confermata anche nei playoff. Se il Barba riuscirà a ripetere le prestazioni-monstre della stagione regolare, allora i Rockets avranno vita facile contro i Mavs. Se,invece, tradirà le attese (ma è alquanto difficile), allora il supporting-cast della superstar dovrà migliorare sensibilmente il proprio impatto durante la serie (soprattutto Dwight Howard) per avere la meglio su WunderDirk & co.
La grinta del BarbaDallas Mavericks: Rajon Rondo. Il destino della squadra di coach Carlisle passerà nelle sue (enormi) mani. Mentre il rendimento di gente come Nowitzki e Tyson Chandler sarà assicurato, quello dell’ex play dei Boston Celtics dovrà migliorare sensibilmente rispetto alla stagione regolare. Nelle 46 partite disputate con Dallas, Rondo ha viaggiato a 8,9 punti di media (cifra più bassa dalla stagione da rookie), 4,5 rimbalzi, 6,5 assist, 1,8 palle rubate, tirando i liberi con un misero 45,2%. A soli 28 anni sembra un giocatore in parabola discendente, con un atteggiamento sia in campo che fuori alquanto discutibile (dopo la trade che lo aveva portato dai Celtics ai Mavs, ha dichiarato senza giri di parole che doveva iniziare a difendere sul serio, solo per citare un esempio…). Questa postseason rappresenta un bivio per la carriera di Rajon: se farà vedere di essere ancora quel giocatore meraviglioso che aveva incantato insieme a Garnett, Pierce e Allen, allora potrà rappresentare una risorsa preziosa per qualsiasi squadra che punti al titolo. Se così non fosse, non sarebbe una sorpresa se fra qualche anno lo vedremo “giocare” (leggasi svernare) in Cina e godersi una pensione anticipata. Il 9 dei Mavs ha dalla sua un notevole talento cestistico, ma dovrà compiere un salto di qualità dal punto di vista mentale. Se la luce si accenderà, saranno dolori per tutti.
Rondo chiama uno schema in attacco
Gli allenatori
C’è un signore seduto sulla panchina di Houston che è riuscito a vincere il titolo della Southwest Division ed a guadagnare il secondo posto nella Western Conference, nonostante abbia allenato una squadra infarcita di giocatori infortunati. Costui, che negli anni 80 ha dominato in maglia Celtics insieme ad un certo Larry Bird, è Kevin McHale. Il coach ha impostato un gioco offensivo che non prevede tiri dalla media distanza: i suoi giocatori prendono o tiri da 3 punti, oppure concludono al ferro. Questa filosofia cestistica è stata anche uno dei fattori che ha permesso a James Harden di disputare una regular season da autentico MVP della Lega. Transizione offensiva, palla al post e scarichi per i tiratori da 3 punti appostati negli angoli: questi principi rappresentano il credo del gioco in attacco del coach. Difensivamente i piccoli dei Rockets non dovranno farsi battere sul primo palleggio degli avversari e cercare piuttosto di mandarli sulla linea di fondo, in modo di ricevere gli aiuti dei vari Howard, Smith e Ariza. Soprattutto al secondo sarà richiesto di fare un super lavoro su Nowitzki, cercando di non farlo entrare nel vivo del gioco negandogli la ricezione della palla in post-alto.
Coach Kevin McHaleRick Carlisle è, a mani basse, uno dei primi 3/4 allenatori della Lega. Grande esperienza e abituato a gestire personalità forti e stelle dal contratto faraonico, il coach predilige in attacco spaziature estremamente ampie, per dare maggiore libertà in attacco ai suoi e la possibilità di esprimere il loro talento. Il quintetto dei Mavs è formidabile, purtroppo le incognite provengono dalla panchina. Dal punto di vista difensivo, Carlisle ha sempre puntato su una difesa di sistema piuttosto che su quella individuale, facendo spesso e volentieri uso di un centro (Tyson Chandler) capace di proteggere il ferro e di guidare i compagni a livello vocale da sotto le plance. Il compito più arduo dell’allenatore sarà quello di escogitare un modo per fermare, o quantomeno limitare, le sortite offensive di Harden. Il coach, infatti, è consapevole che il gioco dei Rockets passa dalle mani del Barba e, molto probabilmente, applicherà una forte pressione difensiva su di lui, dato che le azioni degli Houston Rockets vengono spesso e volentieri impostate dal numero 13 texano.
Coach Rick Carlisle
I precedenti
Le due squadre si sono incontrate quattro volte durante la regular season, con 3 vittorie per i Rockets e solo una per i Mavs. Il 22 Novembre vittoria di Houston per 95 a 92: fondamentali i 32+8 di Harden e i 20 punti di un preziosissimo Beverley per avere la meglio sulla squadra di Nowitzki. La seconda gara è andata in scena il 28 gennaio a Houston e ha visto di nuovo la vittoria dei padroni di casa,in un incontro ancora più combattuto del primo: questa volta la differenza l’hanno fatta i punti provenienti dalla panchina dei Rockets, ben 47! Il terzo incontro, invece, ha visto la vittoria casalinga dei Dallas Mavs per 111 a 100. Match senza storia, con Dallas che ha portato in doppia cifra per punti segnati addirittura 8 giocatori. Nell’ultima sfida del 2 Aprile, è andata di scena una grande battaglia sul campo dei Mavs, che si sono dovuti arrendere ai Rockets solo nei minuti finali. 24+4+6 di Harden, 19+6+6 di Ariza, 15+12 di Smith e 14 di Brewer in uscita dalla panchina.
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Pronostico
Questa sfida sarà la più interessante e combattuta dell’intero primo turno dei playoff, insieme alla serie fra Clippers e Spurs. Il fattore campo a favore dei Rockets conterà, ma fino ad un certo punto, dato che i Dallas Mavericks sono una squadra ricca di giocatori esperti che hanno giocato già moltissime sfide così importanti. Oltre ad Harden, che farà i numeri anche in questa serie, non ci sono altre vere bocche da fuoco, e se il tiro da 3 punti non entrerà con continuità la serie andrà molto per le lunghe. In casa Mavs saranno determinanti le “rinascite” di Rondo e di Stoudamire, che porterà punti e rimbalzi uscendo dalla panchina. Nowitzki sarà un califfo in attacco ed Ellis spaccherà in due la difesa di Houston. Attenzione all’impatto che avrà Chandler Parsons, grande ex dal dente avvelenato. Dico 4-3 in favore dei Dallas Mavericks.
Calendario
Sab. 18/4 | Gara 1 | Dallas @ HOUSTON | ore 03.30 |
Mar. 21/4 | Gara 2 | Dallas @ HOUSTON | ore 03.30 |
Ven. 24/4 | Gara 3 | Houston @ DALLAS | ore 01.00 |
Dom. 26/4 | Gara 4 | Houston @ DALLAS | ore 03.30 |
Mar. 28/4 | Ev. Gara 5 | Dallas @ HOUSTON | ore 02.00 |
Gio. 30/4 | Ev. Gara 6 | Houston @ DALLAS | orario da definire |
Sab. 02/5 | Ev. Gara 7 | Dallas @ HOUSTON | orario da definire |