È l’epoca dei supermax contract. Li vogliono e li ottengono le superstar – LeBron James e Steph Curry -, fanno gola ai top players di domani – Joel Embiid -, li firmano anche giocatori non proprio tra i primi 5-10 della NBA – Paul Millsap e Mike Conley -. Perché, allora, non dovrebbe desiderare uno di questi contratti monstre anche Draymond Green, fresco vincitore del terzo Titolo NBA in carriera, all-around player se ce n’è uno e difensore d’élite per 4 stagioni consecutive (Primo Quintetto Difensivo dal 2015 al 2017 e Secondo Quintetto nel 2018)?
Green e il contrattone
Secondo ESPN, Green, che dovrebbe ricevere una proposta di estensione dell’attuale accordo (che chiama, al momento, 52 milioni in 3 anni) in estate, rifiuterà l’offerta dei Golden State Warriors. Questo perché se l’ala dovesse centrare uno dei principali award nella prossima stagione – MVP, difficile; All-NBA Teams, per nulla improbabile; Defensive Player of the Year , possibilissimo – sarebbe eleggibile per un supermax contract da 226 milioni di dollari complessivi in 5 anni dal 2020 al 2025.
La politica dei Warriors, intenzionati a mantenere intatto il core già leggendario che sta riscrivendo la storia recente NBA, è quella di rifirmare le superstar a qualunque costo (come ha confermato il GM Bob Myers parlando di Kevin Durant, che dovrebbe essere supermaxato in estate), dando più peso alla possibilità di vittorie presenti e future che alla luxury tax. Sistemato Curry lo scorso anno, con KD che dovrebbe ricevere il contratto della vita in estate e Klay Thompson che dovrebbe fare lo stesso nel 2019, nel 2020 potrebbe toccare, finalmente, anche a Draymond Green, il giocatore spesso più sottovalutato dei quattro eppure quello che, in fondo, costituisce la vera anima dei Golden State Warriors.
Leggi anche:
Durant a LeBron: “Facile essere i migliori in una squadra scarsa”
Gara 4 delle Finals 2018 la meno vista delle ultime 4 edizioni
Warriors ancora interessati ad Anthony Davis
News NBA
Commento