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Mercato NBA: Houston Rockets attivi non solo su Carmelo Anthony

L’arrivo di Melo potrebbe indebolire la fase difensiva della squada di Mike D’Antoni, per questo motivo sta cercando di correre ai ripari

Dopo i botti di luglio, con l’inizio di agosto il mercato NBA è in una fase di apparente tranquillità: ci sono però alcune squadre che sono ancora del pieno della costruzione, e una di queste sono gli Houston Rockets.

Dopo aver piazzato il ritorno in Texas del centro svizzero Clint Capela, è atteso da un momento all’altro anche l’arrivo dell’ex OKC Carmelo Anthony, che andrebbe a formare idealmente con James Harden e Chris Paul un terzetto dall’enorme potenziale offensivo.

Pregi e difetti del prodotto di Syracuse sono noti a tutti, e tra le sue doti non spicca di certo l’attitudine difensiva anzi; per questo il GM Daryl Morey è sulla traccia di un paio di ottimi difensori (grave da questo punto di vista la perdita di Trevor Ariza) da aggiungere al roster della squadra. Per fare ciò però gli Houston Rockets dovranno obbligatoriamente alleggerire il salary cap e per questo motivo si sta cercando in tutti i modi di imbastire una trade per Ryan Anderson.

Il prodotto dell’Università della California viene dalla sua peggior annata, chiusa con 9.3 punti di media, 5 rimbalzi e il 39% da tre punti, con un ruolo che è andato via via sempre diminuendo fino agli 8.6 minuti a partita giocati nei Playoff dei Rockets.

L’ex Orlando Magic era arrivato in Texas grazie alla sua estrema pericolosità da oltre l’arco, abilità che però in questa nuova versione dei Rockets con Chris Paul necessitava anche di un maggior apporto difensivo che Anderson non è mai riuscito a dare, finendo sempre più in fondo alle rotazioni di Mike D’Antoni.

Inoltre sulla testa della #21 scelta degli allora New Jersey Nets al Draft del 2008 grava un contratto estremamente pesante: un quadriennale da $80 milioni firmato con i texani nell’estate 2016 che lo porterà a guadagnare per le prossime due stagioni quasi $42M. 

Per questi motivi gli Houston Rockets in queste settimane proveranno in tutti i modi ad intavolare qualche trade con altre franchigie in modo da liberarsi del suo contratto e ricevere in cambio qualche pedina più funzionale al gioco estremamente veloce, fatto di tanti cambi difensivi, che vorrebbe continuare a proporre l’ex coach dei Phoenix Suns.

 

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