(7-1) Denver Nuggets 110-91 Cleveland Cavaliers (1-7)
Tutto fin troppo facile alla Quicken Loans Arena di Cleveland per i Denver Nuggets, che travolgono i padroni di casa nonostante un inizio di partita in salita.
Al di la di quanto dica il punteggio finale infatti, la squadra del Colorado ha faticato non poco a trovare il giusto ritmo di gara nei primi 12′, merito di un pessimo 6-17 al tiro che li ha portati ad uno svantaggio di dodici lunghezze sugli avversari (29-17).
Nel secondo periodo di gioco però, i problemi al tiro sono andati via via scemando e – dopo aver ridotto lo svantaggio a soli quattro punti (38-34) – i Nuggets sono riusciti ad arrivare all’intervallo in vantaggio, sul punteggio di 50-42 grazie ad un parziale di 16-4 (comprendente 13 punti piazzati consecutivamente) con cui chiudere il quarto.
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Nel secondo tempo poi, i Cavs non sono mai riusciti a reagire alle ondate avversarie, arrivando addirittura a toccare i 27 punti di svantaggio e a consegnare così agli ospiti una comoda vittoria.
Ottima partita dunque per Denver, che nonostante le difficoltà di Nikola Jokic (4 soli punti per lui, in 22 minuti) riesce ad ottenere la terza vittoria consecutiva e a consolidare così la sua seconda posizione nel tabellone della Western Conference, grazie sopratutto ad un ottimo Hernangomez da 23 punti con 5 triple e ad un solidissimo Paul Millsap da 16 punti.
Male (ancora) invece i Cavaliers, davvero troppo poco convincenti e in continua ricerca di un leader, che – considerato anche Kevin Love – fa fatica a vedersi. Statisticamente, buona la partita di Jordan Clarckson e di Colin Sexton (rispettivamente, 17 e 12 punti dalla panchina).
(6-3) Sacramento Kings 146-115 Atlanta Hawks (2-6)
What a night for De’Aaron Fox, che grazie alla prima tripla-doppia in carriera aiuta i suoi Kings a sbarazzarsi facilmente degli inermi Atlanta Hawks.
Dopo un primo tempo abbastanza combattuto tra le due giovani squadre infatti, terminato con il vantaggio di Sacramento di soli 5 punti (69-64), il numero 5 dei californiani ha deciso di chiudere i giochi in anticipo, giocando un terzo quarto irreale.
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21 punti nei 12′ dopo l’intervallo – che hanno letteralmente trascinato i suoi ad un parziale di 46-23 con cui mettere già in banca la partita – 31 invece quelli totali, accompagnati da 15 assist e 10 rimbalzi.
Prima tripla doppia di carriera appunto, ma non solo. Nella storia dell’Nba infatti, mai nessun giocatore sarebbe riuscito a mettere insieme tali cifre all’età di Fox, cosa che dunque rende la sua nottata ufficialmente da record.
Al di la di tutto comunque, ottimo (e lasciatecelo dire, del tutto inatteso) inizio di stagione dei Sacramento Kings, che alla loro quinta vittoria consecutiva dimostrano come un gruppo formato da giovani – seppur di talento scintillante – possa riuscire a creare grossi grattacapi ad una lega comandata da veterani. Oltre a Fox infatti, per i californiani brillano anche Buddy Hield (27 punti) e Marvin Bagley III (18 punti), oltre ai 19 punti del neo arrivato Nemanja Bjelica.
Dall’altra parte invece continuano le difficoltà per gli Atlanta Hawks, arrivati alla quarta sconfitta di fila nonostante i 14 punti (con 10 assist) di Trae Young e i 23 (in 22 minuti) di un ritrovato Jeremy Lin.
(4-4) Los Angeles Clippers 113-122 Philadelphia 76ers (5-4)
Embiid, Embiid, Embiid!
Non si può pensare ad altro guardando la partita della notte tra Clippers e Phila, combattuta fino all’ultimo e decisa solo dalle magie del Camerunense.
Nonostante infatti la partenza forte dei Sixers, in vantaggio per 72-57 dopo i primi due quarti di gioco, la squadra di L.A. non è rimasta a guardare, diminuendo pian piano lo svantaggio nel terzo periodo per poi passare addirittura in vantaggio (84-80), grazie ad un paio di triple fondamentali di Danilo Gallinari.
Un’accelerata di Markelle Fultz ha però poi ridato la leadership ai padroni di casa sul 90-84, grazie ad un parziale di 10-2 con cui Phila ha chiuso il penultimo quarto di gioco.
Le due squadre si sono poi date battaglia per tutta la prima metà degli ultimi 12′, fino a quando (con i suoi in vantaggio di sole tre lunghezze) Embiid ha deciso di concludere definitivamente i conti con gli avversari.
2 for 1 special on @JoelEmbiid posters. pic.twitter.com/OOQMbyrKk6
— Philadelphia 76ers (@sixers) November 2, 2018
Come? Beh, piazzando la bellezza di nove punti degli ultimi 12 totali di squadra, per un totale di 41 a cui vanno aggiunti 13 rimbalzi e 4 stoppate. Semplicemente dominante, come ci ricordano tra l’altro queste due schiacciate in faccia a Boban Marjanovic.
Vittoria preziosa dunque per Phila, che porta a 5-0 il suo record in casa e ritrova – dopo la brutta partita messa in scena in quel di Toronto – un ottimo Ben Simmons da 14 punti e 11 assist. Buona anche la partita di Fultz (12+9+5) e il sempre solido apporto dalla panchina di JJ Redick (18).
Nonostante la sconfitta d’altro canto, bella gara in rimonta per i Clippers, colpevoli solo di non aver saputo capitalizzare a dovere nel momento di reale bisogno. Degni di attenzione sono comunque i 25 punti con 8 rimbalzi del nostro Danilo Gallinari, i 24 di Tobias Harris e i 26 dalla panchina di un ritrovato Lou Williams.