L’arrivo di Larry Brown in Italia alla Fiat Torino aveva sicuramente diviso i media, tra chi non aveva dubbi che un coach così vincente potesse fare subito bene in un basket diverso come quello europeo e tra chi invece aveva un po storto il naso davanti ad un operazione molto complicata dal punto di vista tecnico e che sembrava aver più un valore di marketing. Dopo un inizio promettente, con la vittoria in semifinale di Supercoppa e una finale persa giocandosela fino all’ultimo quarto con l’Olimpia Milano, i risultati per la squadra del patron Antonio Forni non sono più arrivati.
La Fiat è ultima in campionato con 2 vittorie e 6 sconfitte e ultimissima in Eurocup, unica squadra di tutti e quattro i gironi a 0 vittorie e 8 sconfitte. Le ultime settimane sono state quelle decisive con il record che dice 0-11 da quando l’allenatore campione NBA con i Detroit Pistons nel 2004 è rientrato in Italia dopo un breve periodo negli States causa malattia (squadra guidata dal vice Paolo Galbiati in quel frangente).
Tra le colpe dell’allenatore c’è stata sicuramente quella di aver costruito un roster composto da molti giocatori alla prima esperienza in Italia o addirittura Europa, come l’asse Tony Carr-James Michael McAdoo, affiancati dal solo Poeta che potesse far loro da guida.
A far precipitare la situazione però sarebbe poi stata una decisione dello stesso Larry Brown che, prima del rientro in patria, avrebbe concesso una settimana di riposo ai giocatori, con la squadra che quindi si ritroverebbe a ranghi completi solo domenica prossima (le coppe, esclusa l’Euroleague, si fermano per la finestra delle qualificazioni mondiali).
Ancora non c’è l’ufficialità sulla risoluzione del contratto, ma ormai il presidente sembra essersi arreso all’idea, su consiglio dell’ad Massimo Feira e dal responsabile della prima squadra Matteo Soragna, che sia necessario un cambiamento per invertire la rotta di una stagione che era partita con tutt’altri obiettivi. Si valutano ora i sostituti e in cima alla lista per ora sembrano esserci Gianmarco Pozzecco e Stefano Pillastrini.
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