Steve Nash ha annunciato questa sera, con una lettera scritta a The Player’s Tribune, il suo ritiro dal basket giocato alla fine di questa stagione, quando scadrà il contratto che lo lega ai Los Angeles Lakers.
Nel corso di 19 stagioni nella lega, divise tra Phoenix Suns (che lo draftarono nel 1996 con la scelta #15), Dallas Mavericks e Los Angeles Lakers, il playmaker canadese nativo di Johannesburg, ha collezionato due titoli di MVP della regular season consecutivi (uno dei soli dieci giocatori a essere riusciti nell’impresa in tutta la storia NBA), 17387 punti, 10335 assist (terzo passatore più prolifico della storia NBA dopo John Stockton e Jason Kidd) e 8 partecipazioni all’All Star Game. Numeri che parlano a favore della Hall of Fame per un giocatore che è stato il primo non statunitense a vincere il premio di MVP della lega.
“Il dono più grande è stato essere completamente immerso nella mia passione e impegnarmi per qualcosa che amavo così tanto – come visualizzando una scala e arrampicarmi fino a raggiungere i miei eroi. […] Sono così grato. Ho imparato così tante lezioni inestimabili riguardo me stesso e la mia vita. E, certo, ho ancora molto da imparare. Un altro dono incredibile“
La notizia del ritiro di Nash non giunge certo inaspettata, dopo che il playmaker canadese, a causa dei guai fisici e dei cronici dolori alla schiena che lo hanno accompagnato per tutta la carriera, aveva fatto registrare solo quindici presenze nella scorsa stagione 2013-14 e addirittura nessuna in quella in corso. In effetti questo passo era stato a lungo annunciato dal due volte MVP, che quest’estate aveva anche pensato a un ritiro anticipato, ed era stato convinto a rimanere dall’establishment dei Lakers per essere d’aiuto alla squadra, come riportato poco più di una settimana fa da Kevin Ding di Bleacher Report:
“L’unica ragione per cui Nash non si è già ritirato, dopo essersi messo tutto alle spalle, è perché così può provare ad aiutare i Lakers. Nash era pronto a chiudere la carriera prima della stagione.“
Nash, il cui unico rimpianto rimane aver soltanto sfiorato un titolo NBA che avrebbe pienamente meritato, rimarrà comunque parte del roster dei Lakers fino alla fine della stagione.