(24-26) Charlotte Hornets 94 – 126 Boston Celtics (32-19)
No Kyrie Irving, no problem per i Boston Celtics, che al TD Garden si sbarazzano degli Charlotte Hornets con discreta facilità nonostante l’assenza del loro All Star.
La partita rimane in equilibrio nel primo quarto fino al canestro del 16 pari di Nicolas Batum, poi Boston dà un primo strappo con un parziale di 8-0 e va a chiudere la frazione sul +7. Nel secondo periodo Charlotte non demorde e prova a ricucire, ma i Celtics sono bravi a mantenere le distanze, almeno fino a 4 minuti dalla fine del quarto, quando un parziale di 11-0 propiziato dai canestri di Kemba Walker e Malik Monk riporta gli Hornets a contatto sul 54 pari. Gli uomini di coach Borrego provano anche il sorpasso, ma i canestri nel finale di periodo di Al Horford e Terry Rozier mantengono i Celtics al comando. La partita gira nel terzo quarto, quando il cronometro segna ancora 6.49 da giocare e Marcus Morris infila la tripla del 76-69 Boston. È l’inizio di un parziale di 25-6 che porta i Celtics all’alba dell’ultimo periodo con 23 punti di vantaggio (98-75). Un vantaggio che nell’ultimo periodo si fa abissale, fino a toccare addirittura il +35.
Buonissima prova di squadra di Boston che trova i 24 punti e 10 rimbalzi di Jaylen Brown, i 20 punti di Jayson Tatum e i 17 punti e 10 assist di Terry Rozier. Buono anche il contributo di Marcus Morris (15 punti, 7 rimbalzi) e Al Horford (14 punti, 7 rimbalzi). Charlotte invece manda solo 4 giocatori in doppia cifra: oltre a un Kemba Walker da 21 punti, Malik Monk ne segna 16, Nicolas Batum 13 e Marvin Williams 10.
(12-40) Chicago Bulls 105 – 89 Miami Heat (24-25)
Tracollo casalingo degli Heat che nel secondo tempo cedono a una Chicago combattiva nonostante sia stata priva di Zach LaVine.
Dopo un primo quarto nel quale i Bulls erano riusciti a portarsi avanti di 10 lunghezze (31-21), Miami comincia una lenta rimonta che la porta all’intervallo lungo sul -2 e che sembra dare i suoi frutti all’inzio del terzo periodo, quando gli uomini di Erik Spoelstra arrivano anche sul +6 di vantaggio (59-53) con la tripla di Justise Winslow a 7 minuti dal termine, ma da quel momento i padroni di casa si spengono completamente e lasciano campo libero al parziale di 25-9 con cui Chicago si invola e torna sul +10. Nell’ultima frazione i chicagoini sono bravi a gestire il vantaggio e a incrementarlo poco alla volta senza lasciare nessuna speranza di rientro a Miami.
Seconda gara consecutiva con almeno il 50% dal campo per Chicago (non succedeva da ottobre) a fronte della bruttissima serata al tiro di Miami (38%, 12/42 da tre punti). Fondamentale l’apporto di Bobby Portis, che segna 22 dei suoi 26 punti nel secondo tempo propiziando la vittoria insieme ai 20 punti messi a segno da Wayne Selden e alla doppia doppia (14 punti e 13 rimbalzi) di Lauri Markkanen. Miami, che ha dovuto fare a meno di Dwyane Wade, trova solo i 15 punti di Tyler Johnson, i 14 di Justise Winslow e i 13 a testa di Bam Adebayo e Wayne Ellington.
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