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New Orleans Pelicans

NBA, Anthony Davis sui fischi: “È stato imbarazzante”

Da qui a giugno la situazione per Davis non sarà delle più facili, costretto a giocare per evitare sanzioni dalla lega ma senza più l’affetto totale dei tifosi

Con la scadenza della trade deadline, ogni discorso sullo scambio che, almeno nelle intenzioni di Magic Johnson, avrebbe dovuto portare Anthony Davis in California è quantomeno rimandato a giugno. Fino ad allora Davis resterà un giocatore dei Pelicans, vivendo una situazione simile a quella di un separato in casa.

Le prime avvisaglie di questa difficile convivenza sono arrivate questa notte, durante Pelicans-T’Wolves. AD è stato in panchina per tutta la durata dell’ultimo quarto, nonostante fosse già oltre quota 30 punti segnati. Il pubblico era diviso tra chi lo fischiava e chi invece ne acclavama a gran voce la preenza sul parquet.

Boo

Eppure la presenza in campo di Davis fa tutta la differenza del mondo per i Pels. La differenza la si coglie appieno in queste statistiche: con The Brow in campo i Pelicans hanno un point differential di +22, una percentuale dal campo del 59%, tenendo gli avversari al 47%. Senza AD, la situazione cambia totalmente: il point differential scende a -17, la percentuale dal campo crolla al 36% e quella degli avversari si innalza al 55%. Come il giorno e la notte.

La folla era divisa tra fischi e acclamazioni per Davis, che ha ammesso:

“È stato decisamente imbarazzante. I boo? Sono ok, non mi importano. Continuerò a scendere in campo e a giocare. Ero sorpreso, tutto qua. Ma è la vita. Ad alcune persone non piacerò. Sono felice di essere di nuovo in campo per fare quello che amo”

Anche coach Gentry si è reso conto della situazione difficile:

“Penso che lo shock iniziale sia passato. Ovviamente qualcosa rimane, ha detto che non vuole più stare qui e che vuole essere scambiato. Tutto questo si sa. Ora stiamo provando a riportare un po’ di normalità”

Jrue Holiday ha preso le difese del compagno:

“È una star, se vuole giocare perché non permetterglielo? Anthony è qua per questo, giocare a basket. Ha fatto sapere che non rimarrà più qua, ma ama il gioco. Se Anthony è in campo abbiamo molte più possibilità di vincere”

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