A 42 anni, Vince Carter ha accolto a braccia aperte il ruolo di “mentore” in una squadra giovane come i suoi Atlanta Hawks. In particolare, come ha spiegato a Robby Kalland di Dime Magazine, il veterano ha un ottimo rapporto dentro e fuori dal campo con il rookie Trae Young e con John Collins.
“Ci sono un sacco di cose che il voler essere ‘The Man’, ‘L’uomo’ della franchigia implica. Sono stato qui per un sacco di anni, ne ho viste tante. Perciò sto semplicemente provando a condividere la mia saggezza, sia nelle conversazioni che in campo, perchè mi sembra che nel mondo oggi devi sempre fare qualcosina in più delle semplici parole. Mi piace guidare dando l’esempio e mostrando ai ragazzi giovani (come fare).”
Nonostante la dodicesima posizione nella Eastern Conference e il record di 24-45, la stagione degli Atlanta Hawks è stata molto positiva. Trae Young ha stupito molti per il suo impatto nella lega al primo anno, con più di 18 punti e quasi 8 assist di media a partita. Il 20enne, comunque, è solo uno dei tanti tasselli di una squadra giovane e in continua crescita.
A portare esperienza a questi ragazzi, insieme a Carter, c’è anche il 29enne Kent Bazemore. L’andamento della sua stagione è stato molto altalenante, ma è comunque riuscito a ottenere 12.4 punti, 4.0 rimbalzi e 2.3 assist in 25 minuti a partita. In un’intervista per lo stesso Kalland, anche Bazemore ha dichiarato di voler essere un esempio per i propri compagni di squadra, spiegando:
“Il modo in cui ho deciso di (guidare la squadra) è mostrando ai ragazzi come prendersi cura del proprio corpo e accettare la sensazione di non sentirsi sempre al proprio meglio, continuando a ottenere miglioramenti ogni settimana, con uno stretching e una nutrizione adeguati. Tutti hanno il proprio approccio alla pallacanestro, ma alcuni di questi sono difficili da cambiare e devi fare quello che funziona meglio per te. Quindi, provo semplicemente a mostrare loro come fare ciò che li può aiutare ad avere una lunga e solida carriera.”
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