I Milwaukee Bucks hanno da poco finito la propria stagione da record, conclusasi solamente nella Finale della Eastern Conference per mano dei Toronto Raptors contro la quale hanno probabilmente pagato l’inesperienza a giocare questo genere di partite.
La stagione è stata la migliore da tempi immemori, ma nonostante ciò la squadra è già al lavoro per pianificare le prossime stagioni, e questa estate risulterà fondamentale per i piani della franchigia: infatti andranno in scadenza giocatori come Khris Middleton (player option da $13M che rifiuterà), Malcolm Brogdon e Brook Lopez, 3/5 dello starting five di Budenholzer. Se per i primi due si tratterà di contrattazioni complicate e di cifre piuttosto alte, viste le offerte che potrebbero arrivare da diverse squadre. Brook Lopez sembra già piuttosto indirizzato a scegliere la permanenza nel Wisconsin e provare a vincere con questa squadra.
Il giocatore è conscio che vista la situazione salariale della squadra, non può ambire a contratti molto remunerativi scegliendo di rimanere ai Bucks ma le sue dichiarazioni lasciano presagire alla possibilità di trovare un accordo su cifre abbordabili:
“Considerando il successo del team ed il calibro delle persone nello spogliatoio, questa è stata di gran lunga la miglior esperienza della mia carriera. Ovviamente sarei molto felice di rimanere qui”.
L’ex Brooklyn Nets ha registrato cifre modeste rispetto ad alcune stagioni passate (12.5 punti, 5 rimbalzi e 2.2 stoppate), ma la sua importanza tattica all’interno dello scacchiere dell’allenatore ex Atlanta Hawks è stata impareggiabile: la sua ormai altissima pericolosità (37%) da oltre l’arco (anche ben oltre) ha permesso alla squadra di aprire il campo e lasciare l’area aperta per le penetrazioni e i tagli di Giannis Antetokounmpo. Inoltre Lopez si è dimostrato un ottimo rim protection, più di quanto forse ci si potesse aspettare.
Un estate importante per i Milwaukee Bucks che non si possono permettere di fare passi indietro dopo la prima vera grande stagione nell’era del Greak Freak.
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