La vittoria in gara-5 in quel di Toronto ha mostrato tutto il cuore dei Golden State Warriors. Sono ancora vivi e tutto è rimandato alla notte tra giovedì e venerdì a Oakland. La compagine californiana ha conquistato il punto del 3-2 nella serie, ma deve fare i conti anche con il nuovo stop di Kevin Durant. Nel post-partita, oltre alle parole già riportate di Stephen Curry e dello stesso KD, sono arrivate anche quelle di un felice, ma disperato coach Steve Kerr:
“È stata vittoria incredibile, ma abbiamo subito una perdita orribile. Sono veramente orgoglioso per come hanno giocato i ragazzi, col cuore, ma allo stesso tempo sono devastato per Kevin Durant.”
Stesso filone del discorso ripreso da Klay Thompson, l’altra stella degli Warriors che solo pochi giorni fa si è reso protagonista di rientro lampo in gara-4:
“Difficile anche pensare di poter celebrare una vittoria come questa. L’infortunio a Kevin affossa ogni voglia di festeggiare. Per noi è come un fratello, è uno dei più forti giocatori che abbia mai giocato a questo sport, vederlo infortunato è tremendo: stasera abbiamo vinto per lui. Kevin è un vero guerriero, lo ha dimostrato ache stasera, ha sacrificato il suo stato fisico per noi. Le mie preghiere stasera sono per lui, sono sicuro che tornerà più forte di prima”.
Poi sulle voci rincorse durante tutta la stagione di fratture interne nello spogliatoio di Golden State, lui risponde così:
“Kevin Durant è stato l’MVP delle finali NBA gli ultimi due anni: con lui in campo noi siamo una delle squadre più forti di sempre, senza di lui siamo comunque una gran bella squadra ma stiamo parlando di Kevin Durant, l’ho già detto, il più forte giocatore al mondo”.
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