Nel corso della promozione del nuovo prodotto di ESPN Rodman: For Better or Worse, l’ex leggenda dei Bulls Dennis Rodman ha voluto trattare il tema dell’omosessualità nelle leghe sportive americane.
Dennis Rodman è stato uno dei migliori giocatori difensivi della sua generazione e un cinque volte campione della NBA con i Chicago Bulls e Detroit Pistons, ma è diventato famoso negli anni ’90 grazie in gran parte al suo stile non convenzionale e alle sue attività fuori campo, inclusa quella di travestirsi da drag queen, partecipare apertamente alla vita notturna gay e frequentare celebrità come Madonna.
Una delle cose di cui ero più orgoglioso di allora è stata la mia capacità di portare la causa della comunità gay in prima linea per quanto riguardo il lato sportivo. Ho realizzato anche una copertina di Sports Illustrated in cui ho indossato un costume da bagno e mi sono truccato e cose del genere. Ero davvero appariscente quando lo facevo e la gente è tipo “wow, ci piace questo ragazzo perché non ha paura di uscire dagli schemi”.
Dennis Rodman non ha avuto remore nell’affermare che ci sono giocatori gay nella NBA e in altri campionati sportivi, anche se non ci sono ancora state molti coming out.
Penso solo che in percentuale negli sport, come in qualsiasi altro ambito, ce ne sia una fetta sostanziosa. Probabilmente c’è più bisessualità che omosessualità negli sport. Mi dispiace ragazzi, vorrei che tutti aveste la possibilità di fare coming out. Oggi è decisamente una cosa accettabile. Fate coming out, amici. Divertitevi. Divertitevi.
Tuttora, Jason Collins rimane l’unico atleta ad essersi dichiarato apertamente gay, nel 2013, ad aver giocato nella NBA.
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