Ieri notte è andata in scena la partita tra Los Angeles Clippers e Toronto Raptors. La squadra californiana si è portata a casa la settima vittoria stagionale, ma il focus di tutti gli addetti ai lavori è caduto su Kawhi Leonard che per la prima volta ha riaffrontato i suoi ex compagno di squadra con cui ha conquistato il clamoroso titolo NBA 2019.
L’ala piccola ha chiuso la partita con 12 punti + 11 rimbalzi + 9 assist in 35 minuti di gioco. Nel post-match, Kawhi ha poi commentato ai microfoni di ESPN l’emozione nell’affrontare i Raptors:
“È finita con loro. Abbiamo vinto. Come ho già avuto occasione di dire, ho trascorso un bel periodo a Toronto ma adesso sto affrontando un altro capitolo. Non posso vivere nel passato ed essere ancora emozionato per la vittoria dello scorso titolo. Sono in una squadra diversa, con compagni diversi. Sono un Clipper ora. Stasera, in un certo senso, mi hanno reso un giocatore migliore.”
Poi Leonard si è concentrato sull’atteggiamento dei Raptors che spesso e volentieri hanno provato a pressarlo per limitare il suo gioco:
“Non appena ho attraversato la metà campo, hanno cercato di togliermi la palla dalle mani, mandando un difensore in più. Questo comportamento nei miei confronti ha obbligato i miei compagni di squadra a doversi migliorare in zona offensiva. Gli avversari lo faranno diverse volte, soprattutto durante i playoff. E dovremo essere pronti a prenderci tiri aperti. Questo è quello che fa vincere le partite: tiri aperti. Siamo usciti con una W stasera. Toronto ha fatto un buon lavoro su di me, ma sono contento di questo… mi ha fatto giocare meglio e, a tendere, migliorerà anche i miei compagni.”
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