La media punti stagionale di James Harden è leggermente diminuita nella notte, “a causa” dei 36 punti messi a segno nella vittoria dei suoi Houston Rockets sui Portland Trail Blazers.
Un dato spaventoso che esprime la dimensione dell’incredibile avvio di stagione del Barba e di quanto sia importante per i Rockets, arrivati nel frattempo all’ottavo successo consecutivo. Eppure molti, tra addetti ai lavori e media, non sembrano farci più molto caso. Come se le prestazioni e i numeri di Harden fossero normali. Questa tendenza non è passata inosservata agli occhi di Russell Westbrook che, nel post partita, ha dichiarato:
“Penso che a molte persone piace normalizzare la grandezza quando la si vede più e più volte. Ma prestazioni del genere non sono normali. Se fosse normale tutti potrebbero farlo”
Il prodotto da UCLA, autore di una tripla-doppia da 28 punti, 13 rimbalzi e 10 assist, ha inoltre aggiunto:
“Si è messo in condizione di essere uno dei giocatori offensivi migliori di tutti i tempi grazie alla sua capacità di segnare in più modi”
Harden, che sta viaggiando a 39.2 punti a partita, ha chiuso la scorsa stagione a 36.1 che è stato il dato più alto da quando Michael Jordan non chiuse la stagione 1986-87 a 37.1. Nonostante ciò le cifre non sembrano interessare più di tanto The Beard.
“Non mi interessano. La cosa che mi interessa è vincere le partite ed è quello che cerco di fare ogni volta che scendo in campo”
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