Un tifoso degli Utah Jazz sta facendo causa per 100 milioni di dollari per essere stato bandito a vita dall’arena della sua squadra del cuore. Questo perché accusato di insulti razzisti contro Russell Westbrook durante una partita disputatasi a Marzo.
La dinamica è avvenuta molto tempo fa, ma solo adesso i dettagli sono emersi e stanno scatenando non poche polemiche.
Il fan Shane Keisel, secondo la sua denuncia presentata lunedì in un tribunale dello Utah, non ci sarebbe nulla di razzista in ciò che ha detto. Inoltre ha affermato che lo scalpore dell’evento gli è costato il lavoro e lo ha esposto a diverse minacce online.
La dirigenza dei Jazz, tuttavia, ha affermato di aver indagato a fondo sull’episodio e non ha intenzione di revocare la decisione di bandirlo dall’arena. “L’organizzazione si difenderà con forza dalla causa legale”, ha affermato Frank Zang, vice presidente delle comunicazioni della franchigia.
Anche Russel Westbrook ha subito una sanzione. Il giocatore è stato multato di $ 25.000 dalla NBA dopo che, da un video, è emerso che anche lui aveva risposto con commenti volgari a Keisel e alla sua ragazza. La guardia dei Rockets all’epoca disse di aver reagito in quel modo perché provocato dal tifoso, il quale gli aveva detto di “mettersi in ginocchio come una volta”.
Westbrook ha riferito che non avrebbe mai insultato una donna, ma che le provocazioni razziali di Keisel sono andate oltre ogni limite. Anche la star dei Jazz Donovan Mithell ha sostenuto la posizione del giocatore. Quest’ultimo ha affermato che non era la prima volta che si verificava un evento a sfondo razzista durante una partita.
Comunque sia, la franchigia ha bandito Keisel il giorno dopo la partita, affermando che non c’è spazio per insulti, minacce o mancanza di rispetto all’interno dell’arena.
Nel frattempo Keisel è alla disperata ricerca di scuse. Di conseguenza vuole a tutti i costi 68 milioni di dollari di danni per se stesso e 32 milioni di dollari per la sua ragazza. Inutile dire che molto probabilmente il tifoso perderà la causa. regalando giustizia e correttezza ai giocatori NBA e non solo, che ogni giorno sono soggetti a insulti a sfondo razziale.
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