Kobe Bryant non ha mai nascosto il suo amore per l’Italia. Ci è cresciuto in Italia. Vi ha trascorso l’infanzia, nella provincia italiana, seguendo gli spostamenti del padre. Da Reggio Calabria a Reggio Emilia, passando per Rieti e Pistoia. Nessuna grande città, nessuna grande scuola. Un bambino come molti di noi.
Ed è proprio a Reggio Emilia, ultima tappa delle avventure cestistiche di papà Joe, che Kobe ha sviluppato il suo legame speciale con il nostro Paese. Il giocatore negli anni non hai mai nascosto l’affetto verso la cittadinanza reggiana, calorosa e appassionata amante della pallacanestro, e che ha sempre supportato il padre. Di Kobe, invece, la città ricorda i canestri negli intervalli delle partite della Reggiana, con il piccolo Bryant già troppo legato alla palla a spicchi per lasciare il parquet senza prima opporre resistenza.
Oggi, nel giorno in cui il mondo del basket sembra essersi cristallizzato, non ancora in grado di comprendere cosa sia realmente accaduto, Reggio Emilia ha deciso di omaggiare il campione. Il sindaco della città emiliana ha infatti annunciato che verrà intitolata al giocatore una piazza della città:
“Reggio Emilia intitolerà a Kobe Bryant la nuova piazzetta che si affaccia su via Guasco. Kobe era uno di noi: qui, e nei campetti della città, improvvisava delle sfide con atleti più grandi di lui, con i compagni di scuola. Mentre il papà spopolava in prima squadra Kobe è cresciuto nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana. Il suo sorriso, il suo amore per il basket ci sono entrati dentro e un po’ di Reggio Emilia era entrata per sempre in lui. Come ci aveva raccontato qualche anno fa tornando nella nostra città, che lui chiamava “casa”, per ragionare dei suoi progetti futuri, appena terminata la carriera professionistica in NBA. Riposa in pace Kobe, Reggio Emilia non ti dimenticherà.”
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