Dato per sicuro partente fino alla trade deadline dello scorso febbraio, Chris Paul è ancora uno dei nomi più caldi del mercato NBA dopo la stagione da protagonista in maglia Oklahoma City Thunder. A inizio stagione non c’erano molte aspettative sulla franchigia, ma la squadra, guidata proprio da CP3 e Danilo Gallinari tra gli altri, ha raggiunto i Playoff, mancando di un soffio il secondo turno nel tabellone della Western Conference.
Stando ad alcuni rumors, i New York Knicks vorrebbero portare Chris Paul nella Grande Mela. David Fizdale, ex allenatore dei bluarancio ha manifestato qualche dubbio sull’utilità dell’operazione, mettendosi nei panni del giocatore. Di seguito le dichiarazioni raccolte da ESPN:
“Chris Paul sarebbe un grande acquisto per i Knicks? Assolutamente sì. Aiuterebbe molto i giovani dei Knicks. Sarebbe veramente un ottimo innesto, migliorerebbero le spaziature della squadra, genererebbe tiri smarcati per i loro tiratori. Ma per lui e per la sua carriera e per quello a cui ambisce, non penso sia una decisione giusta. Non credo sia interessato a unirsi a un progetto come quello dei Knicks, perché non è coerente con quello che cerca.”
Chris Paul vorrebbe sicuramente provare a vincere un titolo NBA prima di ritirarsi ed è alla ricerca di una contender. L’ostacolo contrattuale, però, non è di poco conto Nella prossima stagione CP3 percepirà 41.4 milioni di dollari e al termine dell’annata sportiva potrà esercitare una player option per il 2021-2022 pari 44.2 milioni di dollari. Un contratto di tale portata intaserebbe non poco il salary cap di una squadra, a maggior ragione a fronte della contrazione generalizzata dei ricavi nella lega.
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