Incredibile finale quello tra i Brooklyn Nets e i Milwaukee Bucks. La squadra guidata da Giannis Antetokounmpo strappa Gara 7 a Kevin Durant e compagni, conquistando sul parquet nemico del Barclays Center i biglietti per le Finali di Conference.
Lo stesso greco riflette sulla partita davanti ai microfoni post match:
“E’ stato commuovente quello che abbiamo fatto. Perchè la squadra ha davvero gioca al meglio. Eravamo sotto 2-0 nella serie ma non abbiamo perso la testa. Molte persone ci davano per spacciati, che non avremmo vinto in casa. Invece abbiamo mantenuto il fattore campo grazie ai nostri incredibili tifosi. Quando siamo arrivati a New York dove abbiamo perso le nostre ultime cinque partite, eravamo molto tesi. C’era grande nervosismo.
Abbiamo fatto il nostro dovere, credendo l’uno nell’altro e dandogli fiducia. E’ stata una grande cosa. Sono felice per questa squadra, felice per quello che abbiamo fatto. Ma il lavoro non è ancora finito”
4o punti, 13 rimbalzi e 6 assist per Giannis, che trascina i Milwaukee Bucks alle Finali di Conference a due anni di distanza dall’ultima occasione, in attesa del vincitore della serie tra Atlanta e Philadelphia.
Su coach Budenholzer
Il greco ha poi avuto modo di elogiare il lavoro del proprio allenatore Budenholzer e gli aggiustamenti a partita in corso che hanno permesso il successo ai Cervi
“Grandi accorgimenti, ci siamo resi conto che ero sempre lontano dalla palle sui cambi difensivi. All’intervallo mi ha detto che avrei dovuto avvicinarmi alla palla, facendo in modo di cambiare su Durant, James e chiunque avesse il pallone. Volevamo che giocassero uno-contro-uno, tenerli sempre di fronte a noi e costringerli a dei tiri difficili. E se avessero comunque fatto cesto, non perdere la testa e continuare a giocare con fiducia. Nel secondo tempo non hanno più fatto girare la palla come sanno fare e hanno preso dei tiri contestati col cronometro quasi allo scadere. Era quello che volevamo, ottimi adattamenti da parte del coach”
Sui compagni
Giannis, quindi grande protagonista del successo Bucks. Anche perchè le altre due stelle del team hanno faticato a dare il loro contributo in maniera efficace. 23 punti, dieci rimbalzi e sei assist per Chris Middleton; 13, otto e sette per Jrue Holiday. Numeri validi, ma ottenuti con un condiviso 14 su 49 dal campo (4-16 da tre).
“Alla fine dei conti, non si tratta dei tiri che entrano. Si tratta di mantenere la testa sulle spalle, rimanere all’interno della partita e continuare a fare quello che devi fare in campo. I tiri poi eventualmente cominceranno ad entrare”
Sul tiro di KD
L’incredibile tiro di Kevin Durant alla fine dei regolamentari sembrava avesse messo la fine alla post season dei Bucks. Quella che pareva fosse la tripla del sorpasso Nets è stata poi cambiata in un jumper da due punti. Diverso il valore, diverso il finale dell’intero match.
“Che tiro. Insomma, è KD. Sappiamo è in grado di fare queste cose. Non avrei voluto vedere quel tiro entrare, ma alla fine è proprio quello che è successo. Siamo comunque andati ai tempi supplementari ed abbiamo mantenuto la calma. In Gara 7, in trasferta. Abbiamo continuato a giocare con equilibrio e alla fine abbiamo vinto”
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