Dopo aver onorato il campo di casa con due vittorie consecutive, i Phoenix Suns si sono dovuti arrendere ai Los Angeles Clippers in Gara 3. La squadra dell’Arizona ha infatti perso il primo scontro ad LA per 92-106, anche a causa di prestazioni a dir poco deludenti da parte di Chris Paul e Devin Booker.
La guardia 24enne ha infatti concluso la propria prestazione con 15 punti, 5 rimbalzi e 5 assist in 40 minuti, con percentuali terribili al tiro (5-21 dal campo e 1-7 dall’arco). Il motivo di una serata simile? Secondo DBook, la difesa di Patrick Beverley avrebbe ottenuto i risultati sperati da Tyronn Lue. Queste le parole della guardia dei Suns nel postpartita:
[Beverley] è super-aggressivo, non mi fa toccare palla e cerca di limitare i miei tocchi al minimo. Ha un solo obiettivo in campo e lo sappiamo, ma dovrebbero aprirsi degli spazi. Dobbiamo studiare i film e vedere chi è smarcato.
Booker si è poi rifiutato di dare la colpa della propria “giornata no” alla maschera indossata per proteggere il naso, resa necessaria da un colpo ricevuto proprio da Beverley in Gara 2; la star di Phoenix avrebbe al contrario “apprezzato” (per quanto possibile) la maschera, in quanto indossata da uno dei suoi idoli, Rip Hamilton. Queste le dichiarazioni di Booker a riguardo:
A dire la verità non mi da fastidio, non la sento e non influenza come gioco. Ho parlato con Rip [Hamilton] e ho detto più volte che è il mio giocatore preferito, mi ha dato dei consigli e mi ha aiutato ad avere il mindset corretto.
[…] Mi ha detto di aver indossato la maschera sempre per entrare in partita e per sentirsi a suo agio, soprattutto attaccando il ferro. Mi ha detto di non lasciarmi disturbare [dalla maschera] e di non considerarla una fonte di distrazione.
Maschera o no, Chris Paul e la sua giovane star dovranno trovare un modo di tornare a segnare efficientemente per evitare di tornare in Arizona con una serie sul 2-2.
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