Sembra essere un periodo davvero difficile per gli allenatori in NBA, con le accuse contro Chauncey Billups, neo-allenatore dei Portland Trail Blazers che non sembrano placare, e quelle contro Jason Kidd appena riemerse.
Per l’ex giocatore dei Dallas Mavericks, da poco nominato nuovo allenatore, è stato riportato alla luce un episodio di violenza domestica avvenuto nel 2001. Nonostante questo, il CEO dei Mavs – Cynthia Marshall – si è espresso riguardo l’episodio e il suo nuovo allenatore, dopo avere avuto un’importante conversazione con Kidd.
“Gli ho spiegato che è una situazione scomoda e che rimarrà tale, ma è così che va e non ci sono modi di evitare il problema. Jason Kidd fa parte della storia dei Dallas Mavericks. Dopo aver parlato così tanto tempo con lui, non ho trovato alcuna ragione per non assumerlo come allenatore. Nessuna.”
“Ovviamente questo non andrà mai ad espiare ciò che ha fatto in passato. La violenza domestica è orribile, ci sono passata anche io personalmente.”
L’accusa fatta a Jason Kidd, riguarda l’aver colpito la sua ex-moglie nel 2001, dovendo poi scontare ben 6 mesi di terapia per il controllo della rabbia. La coppia ha poi divorziato nel 2007, con lo stesso Kidd che al tempo dichiarò di essere stato imbrogliato e che le accuse fossero false.
In ogni caso, sembra difficile che il polverone sollevatosi attualmente si plachi in poco tempo, e il proprietario dei Mavericks Mark Cuban può solo sperare che Jason Kidd faccia cambiare idea a tutti con comportamenti corretti in campo e fuori.
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