Proprio come Chris Paul – suo ex compagno di squadra ai tempi degli Houston Rockets – anche PJ Tucker è pronto ad approcciarsi alle NBA Finals 2021 con un po’ di emozione. Diversamente da CP3, l’ala di Milwaukee ha altri motivi per sentirsi fortunato. Il classe ’85, infatti, ha faticato tanto nel corso della sua carriera per rimanere in NBA in pianta stabile. Scelto alla 35esima posizione al Draft 2006 dai Toronto Raptors, Tucker è rimasto in Canada fino a marzo prima di essere tagliato dalla franchigia. La sua avventura nella Lega si è ufficialmente interrotta dopo la Summer League in maglia Cavaliers. Da quel momento in poi, il giocatore ha girovagato per il mondo tra Italia (a Montegranaro, ndr), Grecia, Germania, Ucraina, Israele, Montenegro, Porto Rico, Russia e D-League. Poi, nel 2012, l’occasione di rientrare in NBA con la canotta dei Phoenix Suns:
“Phoenix è onestamente tutto per me. All’epoca ho rifiutato un contratto per tornare a giocare in Russia – ed era il contratto più corposo mai firmato da me in termini economici – ed è stata una decisione molto importante nella mia vita da giocatore. All’inizio non ero molto entusiasta, ma mia moglie e il mio agente mi hanno convinto, ed è stata la decisione migliore che ho preso nella mia vita. Mi ha cambiato la vita. Quindi sono molto grato e in debito con Phoenix, lo staff e le persone che erano lì, come Robert Sarver e tutti gli altri.”
Ma non farà nessun regalo ai Suns, così come a Devin Booker e Chris Paul, suoi amici:
“Con le Finals in ballo non parlerò molto. Ormai ci siamo. È tempo di concentrarsi e portare a termine il lavoro. Voglio bene a tutti, ma in questo momento sono in un’altra modalità… quando tutto sarà finito, potremo ricominciare ad amarci. Adesso inizia la battaglia. È la guerra.”
Leggi Anche
NBA Finals preview: Phoenix Suns vs Milwaukee Bucks
NBA Finals, Giannis Antetokounmpo ancora in dubbio per Gara 1
NBA Finals, designati gli arbitri di Milwaukee-Phoenix