Damian Lillard si era fatto sentire nelle prime tappe del percorso che ha portato Chauncey Billups a essere il nuovo allenatore dei Portland Trail Blazers – non senza polemiche.
Le accuse di molestia sessuale, fatti risalenti al 1997, hanno gettato più di un’ombra sulla figura di Billups in occasione della presentazione ufficiale. Nonostante la franchigia si sia affrettata a smentire citando una approfondita indagine interna, la macchia resta.
Lillard, che aveva fatto il nome di Billups per la panchina, ha ribadito la sua posizione riguardo la nomina a Sean Highkin di Bleacher Report:
“Quando ho detto che non sapevo nulla dei fatti in questione, mi riferivo al momento immediatamente successivo all’addio di Terry [Stotts]. Mi fu chiesto dei nomi che erano girati e avevo detto di apprezzare J [Jason] Kidd e Chauncey. In quel momento non ne sapevo nulla. Quando sono venuto a conoscenza della cosa, mano a mano che il processo di ricerca andava avanti, ho ritenuto non fosse mio compito dire ‘fai questo’ o ‘non fare quest’altro’. Io guardo al mio lavoro, miglioro il mio gioco e mi presento come point guard di questa squadra. In passato, non ho mai pestato i piedi, chiesto o detto a qualcuno cosa fare. In questa situazione mi sono comportato allo stesso modo. […] Conosco Chauncey da tempo prima e fino a che non è entrata in gioco questa ricerca del coach non sapevo delle accuse a suo carico. La nostra organizzazione ha riferito di aver portato a termine un’indagine approfondita e hanno preso la decisione tecnica in tutta serenità. Non sta a me decretare: ‘Lui è assunto’ o ‘Lui non è assunto’.”
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