Nella vittoria dei Golden State Warriors sugli Charlotte Hornets, a prendersi le luci dei riflettori è stato Jordan Poole. In una serata in cui sia Stephen Curry che Andrew Wiggins hanno portato alla squadra meno punti del solito, il contributo del numero #3 è stato fondamentale.
Poole ha segnato ben 22 punti nel primo tempo, concludendo la serata con il suo season-high da 31 punti. La vittoria per 114-92 porta indiscutibilmente il suo segno, così come l’ottimo inizio di stagione degli Warriors passa anche dalle sue mani.
Ne è sicuro Steve Kerr, che dopo la partita ha fatto i complimenti al suo giocatore, migliorato a vista d’occhio rispetto alla scorsa annata.
“Jordan è stato incredibile. Ha avuto un’ottima preseason e nonostante abbia iniziato lentamente questa stagione, sapevo che sarebbe bastato davvero poco tempo per metterlo in ritmo e farlo partire.”
Con un ottimo 11 su 21 dal campo, inclusi 7 su 16 da dietro l’arco, Jordan Poole ha guadagnato sicurezza tiro dopo tiro, cominciando a segnare un canestro dopo l’altro.
“A volte la palla non entra. Mi piace giocare a NBA2K e la palla a volte non entra, neanche lì. Tiriamo ogni giorno, in allenamento, in palestra e nelle partite.”
“La stagione è formata da 82 partite, in alcune serate la palla non entra. Questo è quello che ho imparato come tiratore, soprattutto stando con Steph e Klay. Alcune serate è normale avere difficoltà a segnare, il segreto è essere capaci di tornare subito in ritmo dopo di ciò.”
Un fatto curioso è che Poole durante la partita ha chiesto il supporto del pubblico ad ampi gesti, con la risposta del Chase Center che non è mancata, a supporto del suo giocatore.
“Ho sempre voluto farlo, sin dal mio anno da Rookie. Tutti nel Chase Center vogliono farti sentire la propria energia. C’è elettricità nell’aria, i tifosi sono una grandissima parte delle nostre vittorie.”
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