Dopo la pubblicazione del report di accusa contro il proprietario Robert Sarver, i giocatori dei Phoenix Suns hanno preso la parola. In particolare, sono stati i leader della squadra, Chris Paul e Devin Booker a commentare la vicenda. Dopo la vittoria arrivata nella notte contro gli Houston Rockets, la guardia Devin Booker ha affermato:
“Penso che abbiamo una squadra affiatata in grado di compattarsi. Abbiamo ovviamente parlato di questo, ma come ha detto anche Chris Paul, dovevamo andare allo shootaround e poi a giocare comunque. Siamo concentrati sul basket. Penso che le cose si risolveranno nel modo in cui sia giusto debbano risolversi. Nei miei 7 anni in cui sono stato qui, non ho notato queste cose, ma questo non mi rende insensibile alla questione. La NBA ha aperto un’indagine, e faranno il loro dovere nel far venire fuori i fatti al posto delle dicerie. Sono sicuro che la NBA sia in buone mani e farà le giuste ricerche per scovare la verità.”
Per Chris Paul, questa, non è una situazione nuova. L’esperto playmaker era già stato coinvolto in una situazione simile ai tempi dei Clippers, nel 2014, quando il proprietario Donald Sterling fu allontanato dalla NBA per dei commenti razzisti. In merito al caso Sarver, Chris Paul ha commentato:
“Sono stato coinvolto in alcune situazioni simili durante la mia permanenza nella lega. I poteri che ci sono, indagano su questo. Fanno le loro indagini e le loro cose, ma la cosa più importante che ho imparato in tutti questi anni è che noi, come squadra, dobbiamo parlare. Non si tratta di quello che dicono gli altri, che dicono a te o di cosa dovresti fare. Si tratta di come ci sentiamo come squadra, come un’unità, il coaching staff e tutti gli altri all’interno dell’organizzazione.”
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