Risultati NBA: troppo Curry per gli Hawks, Nets ko a Chicago. Successi all’overtime per Lakers e Grizzlies
Otto gare nella nottata Nba che vede i Bulls confermare le proprie ambizioni ad est. Tutto facile per Warriors e Mavs, successo anche per Denver nonostante il brutto episodio Jokic-Morris. Sconfitta casalinga per i Sixers orfani di Embiid
Iniziamo dallo scoppiettante match del FedEx Forum di Memphis, dove i ragazzi di coach Jenkins strappano una preziosa vittoria in rimonta forzando prima l’overtime e veleggiando poi verso il sesto successo stagionale nel supplementare.
Dopo un primo tempo all’insegna dell’equilibrio (54-58) tocca ai Timberwolves fare la prima mossa e tentare la fuga: detto, fatto, con gli ospiti che a 7 minuti dalla fine possono contare su 16 punti di vantaggio sugli avversari. Memphis, però, non si arrende e un clamoroso parziale di 21-4 cancella il gap tra le due formazioni riportando in carreggiata i padroni di casa, che una volta al supplementare hanno l’inerzia del match tutta a loro favore.
33 punti, 8 assist e 6 rimbalzi per un super Ja Morant, mentre a Minnesota non bastano i 30, 27 e 25 punti rispettivamente messi a segno dal terzetto Russell-Edwards-Towns.
(1-10) New Orleans Pelicans 92 – 108 Dallas Mavericks (7-3)
Crisi senza fine per i Pelicans di coach Willie Green, che in quel di Dallas incassano la decima sconfitta di un avvio di stagione decisamente disastroso.
Eppure, le prime battute del match non sono poi così male per gli ospiti, che a sorpresa si ritrovano a condurre sul 27-22 al termine del primo quarto per poi lasciare spazio al ritorno dei Mavs già prima del break di metà gara (47-49). Per Valanciunas e compagni le cose precipitano una volta per tutte nell’ultima frazione, quando con Doncic a sedere in panchina Brunson e Hardaway mettono su un parziale di 12-0 che taglia definitivamente le gambe agli ospiti, sancendo il successo dei Mavericks.
25 punti, 5 assist e 5 rimbalzi per Luka Doncic, mentre dall’altra parte a finire sugli scudi sono Josh Hart e Jonas Valanciunas con 22 punti a testa.
(4-7) Atlanta Hawks 113 – 127 Golden State Warriors (9-1)
Nono successo stagionale per la truppa di Steve Kerr, che tra le mura amiche del Chase Center superano senza troppi affanni gli Hawks, alle prese con il settimo stop di questa regular season.
Dopo un primo tempo che, al di là del piccolo margine di vantaggio degli ospiti, non sancisce vincitori né vinti (65-61), a conti fatti è il terzo periodo a fare la differenza nel confronto tra le due contendenti, con Golden State che mette improvvisamente il turbo lasciando al palo Atlanta con una ventina di punti di scarto che sanno già di bandiera bianca. Il parziale recita infatti 20-41: decisamente troppo per le possibilità di questi Hawks, che non possono far altro che prendere atto della superiorità degli avversari e rimandare i sogni di gloria alle prossime uscite.
50 punti, 10 assist e 7 rimbalzi per uno Steph Curry in versione deluxe, con i 28 punti di Trae Young che non possono certo bastare per tenere testa alla vena di uno strepitoso Splash Brother. In attesa del ritorno dell’altro “fratello” Thompson: a quel punto sì che rischiano di essere dolori per le dirette concorrenti.