Stephen Curry è uscito dal campo, accompagnato dai cori che lo proclamavano prossimo MVP della lega, dettaglio suggestivo considerando che i Golden State Warriors erano ospiti al Barclays Center.
Curry ha messo in scena un grande spettacolo vincendo facilmente lo scontro diretto con KD, e segnando 37 punti nella vittoria di Golden State per 117-99 su Brooklyn. La squadra allenata da Steve Kerr veniva da una prestazione buona contro gli Hornets, culminata però in una sconfitta, motivo per cui gli Warriors si sono presentati con grande energia.
Cori di MVP per Steph Curry a casa di Kevin Durant
Galvanizzato dalla prestazione, Curry ha assaporato l’atmosfera durante la partita:
“Non saranno i Playoff, ma stasera c’è stato un livello di intensità davvero alto, c’è bisogno di questo tipo di energia per battere una squadra del genere. Si deve tirare fuori quest’atmosfera competitiva quando sai che di fronte hai parecchio talento.”
Successivamente a prendere la parola è stato Steve Kerr, coach dei Golden State Warriors, che ha parlato dello stato di forma della sua squadra e del #30 in particolare. Di seguito le sue dichiarazioni:
“Steph Curry, il merito dell’imprevedibilità del nostro attacco è solo di Steph, non è mai esistito nessuno come lui. Potrebbe guidare l’attacco da solo. La bravura di gente come Andre. [Iguodala] o Draymond [Green] è quella di capire le attenzioni che le difese devono avere su Steph e sfruttarle aiutando la squadra. Il fatto che Steph sia così dominante con la palla e non, lo rende un giocatore unico nel suo genere, come non ce ne sono mai stati. Può combinare abilità in pick-and-roll e il gioco lontano dalla palla di Reggie Miller, è incredibile.”
La prestazione di Curry al Barclays Center si è trasformata nella sua quinta partita in stagione con più di sette triple segnate; quest’anno il playmaker ha aumentato anche il livello nella metà campo difensiva come dimostrano le 1.7 palle rubate a partita e le 0.7 stoppate a partita.
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