Dialettica, competenza, cuore e franchezza. La conferenza stampa di coach Gianmarco Pozzecco, che ha inaugurato di fronte alla stampa l’arrivo della Nazionale a Milano, non si è limitata a fornire un semplice bilancio di sensazioni accumulate e obiettivi futuri. Al contrario, il Poz si è soffermato con dovizia di particolari sulle attuali condizioni del movimento cestistico italiano, sul tipo di gioco che vorrà sviluppare, sulle mansioni eccezionali che richiede il ruolo di head coach della Nazionale e sul mondo NBA:
“In Italia ci sono tanti giocatori con buon potenziale, ma non tantissimi davvero interessanti. Le mie scelte, pur detestando la necessità di tagliare alcuni profili, sono frutto di un disegno ben preciso: costruire un gruppo solido. I dodici ragazzi che giocheranno Eurobasket si sono messi al servizio mio e dello staff da subito con grande professionalità, ponendosi obiettivi importanti e dando vita a gerarchie condivise. Aver allenato a livello di club ha aiutato il mio inserimento, ma la Nazionale ha inevitabilmente una cassa di risonanza molto più grande; non vedi i giocatori ogni giorno dell’anno e devi imparare a conoscerli e valutarli con più calma”.
Continua l’ex giocatore di Varese:
“Un allenatore di livello deve sapersi adattare in ogni occasione ed esaltare al massimo grado le qualità del pacchetto di cui dispone. Sebbene io preferisca i quintetti alti, nel nostro caso non sarà possibile impiegarli per ragioni evidenti. I ragazzi hanno altre predisposizioni e sono certo che le metteranno in mostra da subito. Siamo assolutamente pronti”.
Conclude il Poz, parlando della NBA e dei fenomeni che prenderanno parte ad Eurobasket:
“Non sono un grande estimatore della NBA, specie dal punto di vista delle abitudini tattiche e della lingua cestistica che si parla oltreoceano. Affrontare Antetokounmpo al Forum sarà certamente un’attrazione enorme per i tifosi, ma non sarei me stesso se mi concentrassi solo su di lui e lasciassi perdere il resto, che poi è ciò che conta davvero. Se guardassi solo i suoi video, cadrei in depressione e mancherei di rispetto ai miei doveri. Parliamo di un giocatore europeo di livello planetario, che vanta grande fisicità e una trascinante consapevolezza della propria forza. Non è il profilo più accomodante per le nostre caratteristiche difensive, ma sarà un piacere affrontarlo”.
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