Giorno di media day anche a Salt Lake City, dove inizia ufficialmente l’avventura di Simone Fontecchio con la maglia degli Utah Jazz: l’azzurro è entusiasta di giocare in NBA ed è pronto a darsi da fare per aiutare la squadra. L’esperienza all’EuroBasket gli è stata di grande aiuto e, ora, vuole imparare dai migliori giocatori al mondo.
Simone Fontecchio: “Ho tanto da imparare, ma sono pronto a giocare in NBA”
A 26 anni finalmente si realizza il sogno di Simone Fontecchio di giocare in NBA e lo farà con la maglia degli Utah Jazz. Dopo tanto basket europeo, in estate è arrivato il contratto che tanto aspettava, come racconta nel corso del media day [la sua intervista parte dal 05:11:39 del video che segue le dichiarazioni]:
“Una estate importante per me, soprattutto la firma con i Jazz: una cosa incredibile è un sogno che diventa realtà. Ho sempre sognato di giocare in NBA. È stato un lungo viaggio, arrivo ora a 26 anni: molte volte questo sogno sembrava lontano, ma sono felice ed entusiasta di essere qui. Il mio agente ha fatto tutto. So che Danny Ainge è stato uomo chiave nell’operazione e che Luca Desta (VP of Global Scouting dei Jazz) ha fatto di tutto per portarmi qui. Ringrazio dell’opportunità e sono pronto a dare tutto per questa squadra”
Nonostante abbia tanto da imparare, Simone Fontecchio sa di poter dare il suo contributo agli Utah Jazz:
“Ho tanto da imparare, ma sono pronto a giocare in NBA. Sono un buon tiratore, un giocatore atletico e so giocare in difesa. Mi piace portare intensità in campo, ma devo migliorare soprattutto a livello di trattamento di palla. Dovrò fare parecchi aggiustamenti per quanto riguarda le regole e le spaziature perché c’è differenza tra NBA e basket europeo, ma sono pronto a lavorare sodo per migliorare”
L’esperienza all’EuroBasket
L’EuroBasket con l’Italia è stato di grande aiuto a Simone Fontecchio che, in questi ultimi anni, ha fatto tutti gli step necessari per approdare in NBA:
“EuroBasket è stata una grande esperienza, è stato divertente ed emozionante giocare davanti a Milano, davanti ai nostri tifosi. Sfortunatamente abbiamo perso con la Francia, ma è stato un passo in avanti per noi come squadra e per me come giocatore. Gli ultimi 2-3 anni sono stati importantissimi per me: fuori dal basket sono diventato padre, mia figlia ora ha quasi tre anni, mentre mi ha fatto bene giocare fuori dall’Italia. Già dalle Olimpiadi di Tokyo nel 2021 pensavo che avrei potuto avere un’opportunità per arrivare in NBA, ma mi sono concentrato sul presente e ora eccomi qua”