Dopo la sospensione per un anno a causa dello scandalo da molti rinominato come ‘Sexgate NBA’, il destino di Ime Udoka sembra essere sempre più scontato in quel Boston. Secondo ESPN, i dirigenti dei Boston Celtics non si opporranno ad eventuali offerte che potrebbero venir rivolte all’allenatore da parte di altre franchigie per future candidature, una volta scontata la pena. Diverse squadre stanno cercando di ottenere maggiori informazioni sulla delicata questione.
La scorsa settimana, in conferenza stampa, il proprietario dei Celtics, Wyc Grousbeck, aveva ammesso che la sospensione – che si estende fino al 30 giugno 2023 – è stata il prodotto di molteplici violazioni delle politiche della squadra. Adrian Wojnarowski aggiunge che uno studio legale sta investigando su altri comportamenti inopportuni del coach e che questo dettaglio potrebbe rendere significativa la gravità della sua sospensione.
Chi siederà sulla panchina dei Boston Celtics?
La società bianco-verde ha promosso l’assistente allenatore Joe Mazzulla ad interim per la prossima stagione. Mazzulla è ben visto all’interno dell’organizzazione e conta Stevens tra i suoi sostenitori più significativi. Il nuovo allenatore di Boston è stato tra i finalisti dei colloqui per il lavoro di head-coach degli Utah Jazz durante l’estate (posto che alla fine è stato assegnato ad un altro assistente Celtics: Will Hardy).
Nella prima stagione, Udoka, 45 anni, ha portato i Celtics alla vittoria della Eastern Conference e alle Finali NBA, perse poi contro i Golden State Warriors. I Celtics partivano da una base ben consolidata e sicuri di avere al timone un allenatore a lungo termine destinato ad una carriera luminosa dopo che Brad Stevens aveva lasciato il posto in panchina per occuparsi del front-office. Ora questa certezza è andata a sgretolarsi e la società sarà chiamata a correre ai ripari prima dell’inizio della nuova stagione.
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