Tyler Terry ha deciso di ritirarsi a soli 22 anni: il giovane dei Dallas Mavericks ha deciso di mettere fine alla sua carriera da professionista a causa dei suoi continui attacchi d’ansia. Una decisione che rimanda ancora una volta la questione della salute mentale degli atleti, aspetto spesso troppo trascurato.
Tyler Terry si ritira: “Questo sport mi ha dato tanto, anche i momenti più bui della mia vita”
La pressione, la notorietà e tanti altri fattori hanno scatenato una terribile ansia che ha portato Tyler Terry, alla fine, ad annunciare il suo ritiro. Il 22enne dei Dallas Mavericks (scelta 31 del Draft 2020) si affida a un lungo post su Instagram per comunicare la sua decisione:
“Questo è il messaggio più difficile da scrivere e condividere: ho deciso oggi di lasciare il gioco che è parte fondamentale della mia identità, qualcosa che ha segnato i primi passi della mia vita. Se da una parte mi ha regalato tante gioie e mi ha fatto raggiungere risultati incredibili, dall’altra ha cominciato a distruggermi.
Ho iniziato a disprezzarmi e a mettere in dubbio me stesso, pensieri intrusivi mi facevano svegliare con la nausea, sentivo un peso sul petto e avevo difficoltà a respirare: questi sono alcuni dei sintomi scatenati dall’ansia. Pur essendo grato a questo sport per ogni porta che mi ha aperto, non posso più lottare per qualcosa di cui non sono più innamorato”
Tyler Terry conclude così il suo messaggio:
“Per molti sarò un fallimento o l’esempio di un talento sprecato: anche se può valere nella pallacanestro, nella vita reale sono i grandi fallimenti che ti portano al successo. C’è molto altro in questo mondo così vasto e tutto da scoprire e, per la prima volta, posso trovare la mia identità al di fuori dell’essere un giocatore di basket.
Sono eternamente grato a coloro che hanno creduto in me e mi scuso con coloro che ho deluso. Ma ora sto percorrendo una strada diversa, che spero mi porti alla felicità e alla capacità di amare di nuovo me stesso.
Sinceramente vostro,
Ty”
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