Miles Bridges potrebbe tornare a calcare i parquet NBA, per sua stessa ammissione, già dal prossimo marzo, magari con la maglia degli Charlotte Hornets addosso.
Infatti, nell’intervallo della sfida casalinga dei Michigan State Spartans – sua ex università – contro gli Indiana Hoosiers, ha rilasciato tali dichiarazioni ad Associated Press:
“È stato un lungo processo. Potrei tornare a giocare a marzo.”
Se si parla di un rientro in campo di Miles Bridges il condizionale è d’obbligo.
Perché, se è pur vero che il 24enne è riuscito ad evitare il carcere patteggiando e ricevendo tre anni di libertà vigilata, la NBA non ha ancora espresso azioni disciplinari nei confronti della 12esima scelta assoluta del Draft 2018.
Il nativo di Flint, Michigan non gioca una partita ufficiale dal 10 aprile 2022 a causa dell’indagine per violenza domestica nei suoi confronti.
Indagine che, inoltre, costerà a Bridges 52 settimane di lezioni sui doveri parentali, 52 settimane di consulenza sulla violenza domestica e 100 ore di servizio alla comunità.
Nemmeno Il direttore generale della franchigia della Carolina del Nord Mitch Kupcha ha fornito una data certa sul rientro dell’ex numero 0 degli Hornets:
“L’NBA sta conducendo un’indagine e non so quando finirà. Quando finirà, avremo più informazioni e partiremo da lì. Lascerò decidere a voi che tipo di impatto ha avuto sulla nostra squadra quest’anno”.
Prima dell’indagine nei suoi confronti il 24enne stava vivendo nettamente la miglior stagione della sua carriera registrando 20.2 punti, 7 rimbalzi e 3.8 assist ad allacciata di scarpe.
La posizione degli Charlotte Hornets sulla vicenda rimane invece chiara:
“Continuiamo ad accumulare tutte le informazioni possibili sul caso prima di prendere eventualmente qualsiasi decisione.”
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