668 dollari. È questo il prezzo medio per un posto al Golden 1 Center di Sacramento in previsione della Gara 1 contro gli Warriors. Secondo quanto riferisce Front Office Sports, si tratta della vendita biglietti più cara mai registrata nell’era del ticketing online, eccezion fatta per le NBA Finals. Proprio lì, all’ultimo atto della stagione, vorrebbe arrivare Golden State; per provare a riconfermarsi e allontanare soprattutto l’atmosfera da The Last Dance che da tempo aleggia sulla Baia.
Mike Brown, presentatosi ai Kings solo poche ore dopo la parata celebrativa a San Francisco, ha preso appunti e tanto gli è bastato per sfatare un tabù che a Sacramento resisteva da 16 anni. Playoff, dunque, contro l’avversario più ostico e stimolante possibile. Golden State si è assicurata il sesto posto e la qualificazione diretta solo nel season-finale. L’andamento della gara contro Portland ricorda, a tratti, il primo matchup tra Warriors e Kings: facciamo un salto indietro nel tempo e ripercorriamo lo storico delle sfide più recenti tra le due formazioni, oggi avversarie nel primo turno Playoff NBA.
Precedenti stagionali
Quattro sfide Californian derby, tre nell’arco del primo mese, l’ultima più recente una settimana fa. La fotografia degli incroci stagionali tra Kings e Warriors (1-3 il parziale) restituisce in breve uno spaccato della complessità e delle curiose coincidenze disseminate nel folto calendario NBA.
La sfida del 23 ottobre scorso, cui accennavamo poco sopra, sembrava avere un copione già scritto: 89 punti nel primo tempo per Curry e compagni, a quel punto dell’annata la terza performance di sempre per scoring in un tempo. Golden State ne mise 50 nel secondo periodo; Steph scrisse 21 con cinque triple e chiuse la gara per la terza volta consecutiva oltre quota 30 in altrettante uscite stagionali. Di contro, Kings ancora al palo (0-3): sommando le sconfitte, lo scarto totale di 14 punti lasciava intendere che ci fosse del potenziale.
Il 7 novembre, a proposito di potenziale, fu nuovamente Curry, riposato, a salire in cattedra: 47 punti a tabellino (massimo stagionale coinciso con una vittoria dei suoi), 17 nel solo 4° quarto, a timbrare la rimonta Warriors dal -11. Di scena al Golden 1 Center sei giorni dopo (13 novembre), i Kings confezionarono una rivincita casalinga imponendosi con il punteggio di 122-115. Fu la prima partita per Donte DiVincenzo al rientro dall’infortunio. Ex della sfida, in virtù delle 25 gare disputate a Sacramento nel post Trade Deadline 2022, Di Vincenzo archiviò il debutto con cinque punti e altrettanti rimbalzi in 16′. La carrellata termina con una breve citazione del match giocato il 7 aprile, dove Sacramento, già certa del seeding Playoff, ha tenuto a riposo i tre migliori realizzatori di squadra (Fox, Sabonis, Huerter). 119-97 Warriors, per la cronaca, il risultato alla sirena finale.
Chiavi tattiche/Giocatori da seguire
Golden State, 11-30 in stagione lontano da San Francisco, è la prima squadra dal 1991-1992 (Miami Heat), ad aver centrato i Playoff nonostante almeno 30 KO in trasferta nel bilancio stagionale. Il fattore campo della serie è nelle mani di Sacramento e – sebbene sul breve periodo di due settimane – una conferma del trend negativo potrebbe pesare per gli Warriors. Da 27 serie Playoff vincono almeno una partita da “ospiti” e il passaggio del turno dipenderà dal prosieguo di questa striscia. La garanzia? Steve Kerr in panchina, coach sempre uscito vincitore dall’Ovest.
Giocare dopo metà aprile significa anche avere rotazioni tendenzialmente accorciate e il buon stato di forma è quantomai essenziale. Su questo fronte Sacramento è reduce da una stagione brillante: gli otto giocatori principali del roster secondo la depth chart hanno tutti messo nel bagaglio almeno 73 partite. Ai Playoff però il giocatore con più esperienza è Harrison Barnes (64), che guarda caso ha raccolto buona parte dei gettoni postseason in carriera proprio con gli Warriors. Golden State farà valere il suo status e dovrebbe recuperare Andrew Wiggins per la partita inaugurale: il rendimento tenuto nei mesi caldi della scorsa campagna Playoff dall’ex prima scelta assoluta del Draft NBA 2014 porta a indicarlo naturalmente tra gli X factor della serie. Incognita o rebus che sia, la marcatura di Steph Curry rappresenta invece un vero grattacapo per coach Brown.
The Warriors run "blind pig" action to get Steph an open 3
"Blind pig" is a counter to defenses overplaying or denying Steph the ball
Here, Fox denies the pass, and with Sabonis sagging off Looney, it's a wide open look on the backdoor handoff pic.twitter.com/JyoXVYhlHn
— Calvin Fong (@CalFongNBA) November 8, 2022
Sacramento proverà ovviamente a “segnare un canestro in più degli avversari”, mettendo così a frutto le potenzialità offensive sfavillanti mostrate in stagione regolare. Il sistema Kings si nutre essenzialmente degli handoff e blocchi sulla palla di Domantas Sabonis, in un ruolo di facilitatore sempre più richiesto ai lunghi moderni (basti pensare a Bam Adebayo o lo stesso Draymond Green per citare due squadre ancora in corsa).
L’Offensive Rating da record dei Kings 2022-2023 (118.6 punti su 100 possessi) è però difficilmente sostenibile ai Playoff. Vitale dunque provare a forzare qualche palla persa di troppo —Warriors 29°, 15.8 turnover a partita ndr. — per capitalizzare in transizione. Tanta attesa per il debutto di De’Aaron Fox – aka clutch player – in postseason.
Le lacune difensive di Sacramento sono lì da vedere ed esplorare, con tutto il cinismo sportivo che caratterizza una serie al meglio delle 7 partite. La squadra concede il 69% al ferro e il 37.7 percento da oltre l’arco, con il 56.7% di eFG% (percentuale “reale” calcolata attribuendo maggior peso al tiro da tre). Golden State, che va poco in lunetta e invece estremizza il gioco oltre i 7.25 dal canestro, ha tutti gli elementi per approfittarne.
Pronostico
Venuto a conoscenza dell’abbinamento con i Kings, Klay Thompson aveva commentato così pochi giorni fa:
“Giochiamo contro di loro? Figo, prima volta nella storia NBA, sarà davvero speciale. So per certo che i tifosi Kings saranno entusiasti perché non sono stati ai Playoff per molto tempo. Sarà elettrizzante. Bello per la NBA, la California del Nord, e bene anche per noi che non dobbiamo viaggiare troppo lontano.”
85 miglia, in effetti, separano Sacramento e San Francisco. Un lusso in una serie Playoff dove ritmi serrati e posta in palio richiedono il massimo della concentrazione.
[Una specie di] pronostico. Il bilancio nel matchup tra numero 6 e numero 3 del tabellone, da 25 anni a questa parte, è 7-43 e nella passata postseason soltanto tre squadre hanno vinto una serie senza il fattore campo. Dallas e Phoenix le prime due, la terza? Dai, la sapete.
Sacramento Kings (3) vs. Golden State Warriors (6): gli orari italiani della serie
Gara 1: notte tra sabato 15 e domenica 16 aprile, alle 2:30 | Golden State @ Sacramento
Gara 2: notte tra lunedì 17 e mercoledì 18 aprile, alle
Gara 3: notte tra giovedì 20 e venerdì 21 aprile, alle 4:00 | Sacramento @ Golden State
Gara 4: domenica 23 aprile, alle 21:30 | Sacramento @ Golden State
*Gara 5: martedì 26 aprile, orario da definire | Golden State @ Sacramento
*Gara 6: venerdì 28 aprile, orario da definire | Sacramento @ Golden State
*Gara 7: domenica 30 aprile, orario da definire | Golden State @ Sacramento
*se necessario