Al termine della sfida play-in che ha visto i suoi Minnesota Timberwolves cedere di fronte ai Los Angeles Lakers solo nel supplementare, Chris Finch ha espresso tutto il suo disappunto in merito al presunto accanimento arbitrale che avrebbe condizionato in negativo la prestazione di Karl-Anthony Towns. Il centro dominicano, infatti, essendosi visto fischiare il quinto fallo personale già all’alba del quarto periodo, non ha potuto evidentemente essere un fattore nel tiratissimo finale di partita.
Di seguito, ecco le parole del capo allenatore dei T’Wolves, intervistato dopo la sirena finale da Chris Hine del Minnesota Star Tribune:
“Towns ha giocato una partita sensazionale, da vero leader. Con lui in campo, non temiamo alcun tipo di avversario; anzi, sono gli altri a giocare con il timore costante che la nostra imprevedibilità possa ammazzare la partita. Dunque si capisce bene perché il fatto di non averlo avuto a piena disposizione nel quarto periodo sia stato ingiustamente catastrofico per noi. Sono lieto che i miei ragazzi abbiano offerto comunque una prestazione di grande solidità, sebbene la condotta arbitrale non sia stata all’altezza della situazione”.
Conclude Finch:
“La terna ha infatti condizionato in negativo la nostra partita, gestendo davvero male i fischi a carico di Towns. Ci siamo ritrovati senza il nostro giocatore principale proprio nel momento decisivo, perdendo di conseguenza quella varietà di soluzioni offensive che ci avrebbe forse consentito di vincere già nei tempi regolamentari. Ora non ci resta che usare tutto il nostro risentimento come ulteriore motivazione per vincere la prossima partita e avere la possibilità di accedere alla postseason”.
Il prossimo 14 aprile, dunque, Minnesota affronterà in casa la vincente della sfida tra Oklahoma City e New Orleans. L’esito della partita di venerdì decreterà chi, forte dell’ottavo seed, potrà affrontare i Denver Nuggets al primo turno.
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