La carriera NBA di Victor Wembanyama non è ancora iniziata ufficialmente. Venerdì sera, però, il gigante francese ha esordito in Summer League nella vittoria 76-68 degli Spurs contro gli Charlotte Hornets di Brandon Miller. Uno scontro al vertice tra la prima e la seconda scelta dell’ultimo Draft.
Davanti a un pubblico tutto esaurito al Thomas & Mack Center di Las Vegas, Wemby ha deluso un po’ le aspettative (che francamente erano esagerate). Alla sirena, il suo tabellino recita: 9 punti, 8 rimbalzi, 3 assist e 5 stoppate. A sorprendere è soprattutto il 2 su 13 dal campo, circa il 15%. Alla fine, però, il risultato finale è quello che conta.
“Devo solo ambientarmi al nuovo stile di gioco… La prossima volta farò meglio“, ha detto Wembanyama ai microfoni di ESPN dopo la partita. “Spero di fare sempre meglio“.
Gli sprazzi di talento sono stati evidenti. Difensivamente la presenza sotto canestro è già evidente, come dimostrano le cinque stoppate. Nella metà campo offensiva, invece, ha avuto ben più problemi. Forse frutto della pressione e delle aspettative elevatissime. A bordo campo erano presenti leggende dell’NBA del calibro di Kareem Abdul-Jabbar e Jerry West. Però tutto porta a pensare che, una volta scrollata la tensione, Victor Wembanyama possa diventare il fenomeno generazionale che è. Anche perché ha già avuto il suo momento Welcome to the NBA, merito di Kai Jones.
Dall’altra parte, Brandon Miller ha convinto ben di più. L’ala, dopo due uscite non soddisfacenti a Salt Lake City, ha guidato gli Hornets con 16 punti e 11 rimbalzi. Insomma, nonostante la vittoria degli Spurs, l’Atto I di Miller vs Wembanyama va all’ex prodotto di Alabama. Ma di tempo per rifarsi ce n’è eccome.