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Blake Griffin annuncia il ritiro dopo 13 stagioni giocate in NBA

La prima scelta assoluta nel Draft del 2009 annuncia il ritiro dopo 765 partite giocate in carriera in NBA

Blake Griffin

Con una lettera pubblicata sul suo profilo X (l’ex Twitter), Blake Griffin ha annunciato il suo ritiro dalla pallacanestro all’età di 35 anni.

Il nativo di Oklahoma City dice addio al basket giocato dopo 13 stagioni trascorse in NBA con le maglie di Los Angeles Clippers, Detroit Pistons, Brooklyn Nets e Boston Celtics.

La carriera di Griffin inizia nel 2009, anno in cui i Los Angeles Clippers gli riservano la prima scelta assoluta nel Draft. Salta la prima stagione della sua carriera per un infortunio al ginocchio e rimarrà nell’assolata California per sette e stagioni e mezzo prima di approdare ai Detroit Pistons nel 2018.

La sua carriera prosegue prima a Brooklyn, in cui arriva per aiutare Kevin Durant e Kyrie Irving a portare nella Grande Mela il primo Larry O’Brien Trophy della loro storia e ai Boston Celtics. Chiude la sua carriera dopo una stagione da free agent.

Di seguito la lettera con cui si è congedato dal basket giocato:

“Non mi sono mai visto come il ragazzo che avrebbe scritto ‘una lettera al basket’ per il suo ritiro. Ma riflettendo sulla mia carriera il sentimento che mi porto dietro e la cosa che voglio esprimere è la gratitudine. Sono grato per ogni singolo momento, non solo per quelli belli: le vittorie, i premi, le schiacciate e i momenti memorabili trascorsi con la famiglia, gli amici, i tifosi, i compagni di squadra e gli allenatori. Potrei continuare parlando delle persone della mia vita che hanno contribuito immensamente alla mia carriera, ma in questa breve non-lettera devo ringraziare i miei genitori, Tommy e Gail, e mio fratello Taylor, per il loro supporto e guida incondizionati. Infine, il mio agente Sam Goldfeder, che è stato una ferma voce della ragione e il mio consigliere in tempo di guerra, grazie. Sono altrettanto grato per i momenti non così belli: le sconfitte, gli infortuni, i troppi interventi chirurgici, le lezioni, i crepacuori, e non sarebbe una lettera di pensionamento sportivo senza riconoscere gli “haters”. Tutte queste esperienze hanno reso i miei 14 anni nella lega davvero indimenticabili e non posso fare a meno di sentirmi semplicemente grato. Il gioco del basket mi ha dato tanto in questa vita e non cambierei nulla. Ultimo ma certamente non meno importante, ecco che arriva la parte obbligatoria: sono emozionato per il mio prossimo capitolo: sto scherzando. Ho finito. Grazie”.

 

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