Pau Gasol, intervistato ieri dall’Associated Press all’aeroporto di Barcelona, al rientro da una visita ad un campo di rifugiati siriani in Iraq come ambasciatore dell’UNICEF, ha dichiarato di voler tornare ad essere il giocatore che non più di un lustro fa ha aiutato Kobe e compagni a raggiungere tre finali e due titoli NBA in tre anni, ovviamente ammesso e concesso che le ginocchia non lo lascino per strada come nell’ultima stagione.
Penso di aver vissuto il mio periodo più incerto finora, la squadra ha subìto molti cambiamenti ma, almeno per quanto mi riguarda, sono di nuovo nella posizione adatta per prendermi grosse responsabilità e il mio obiettivo è di tornare al 100%
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Il lungo catalano ha poi speso alcune parole a proposito della partenza di Dwight Howard, che ha di recente firmato un accordo con Houston, definendola una cosa sempre possibile nel mondo NBA e di cui non bisognerebbe sorprendersi. Ha inoltre parlato delle relative possibili conseguenze riguardo la sua posizione all’interno del team.
Adesso che Howard è partito sono io il punto di riferimento sotto canestro e il mio gioco sarà più simile a quello di un paio di anni fa quando vincemmo due delle tre finali giocate consecutivamente
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Di sicuro il rientro di Gasol è molto importante per i Lakers che nonostante una delle peggiori stagioni degli ultimi anni non hanno rivoluzionato la squadra proprio in attesa del ritorno di Kobe Bryant e dello stesso Pau. Sono comunque arrivati rinforzi come Jordan Farmar, Wesley Johnson e Chirs Kaman in vista di una stagione che si preannuncia molto competitiva per Los Angeles, soprattutto dopo i rinforzi di Houston e in vista delle sfide con squadre che hanno fatto benissimo l’anno passato e che di sicuro non si tireranno indietro lungo il cammino per le Finals come Oklahoma, Golden State e Denver.
Stefano Gugini
