Nike continua a cavalcare l’onda del “Back Home” (ritorno a casa) ancora una volta e decide di fissare il palcoscenico di presentazione delle LeBron 13 in quella Akron, in Ohio, tanto cara all’atleta dominatore incontrastato dei riflettori. Una città che dall’anonimato assoluto è sorta fino a diventare meta di pellegrinaggio per amanti della palla a spicchi e, sopratutto, per i media (un esempio lo abbiamo avuto durante le Finals).
L’attesa su questa linea di scarpe è grande. Infatti, dedicata al giocatore che molti definiscono il più forte della NBA (e per diretta conseguenza di tutto il mondo cestistico), sembra lecito aspettarsi la crème de la crème che Nike Basketball ha da offrire al mercato.
Il giorno 15 settembre 2015, in anticipo sulla data fissata da Nike (27 settembre), la nota rivista “SLAM Magazine” offre al mondo un primo sguardo ufficioso alle Nike LeBron 13 con un servizio dedicato al giocatore dei Cavaliers, il quale indossa fieramente le citate scarpe.
Le Nike LeBron 13 saranno disponibili nei negozi a partire dal 10 ottobre nella colorazione “Written in the stars“. Chi volesse invece crearsi le proprie scarpe può già da ora trovarle presso NikeID e dare sfogo alla fantasia.
Le aspettative saranno state rispettate? Vediamolo insieme.
Prestazioni
La tomaia è, anche quest’anno, composta da due materiali:
1) Tessuto traspirante a maglia stretta;
2) Hyperposite.
Il primo va a ricoprire gran parte della scarpa e crea una calzata molto simile ad un calzino (caratteristica ricercata ormai in quasi tutte le scarpe di ultima generazione); il secondo viene, invece, centellinato per ridurre il peso e così posizionato nelle zone dove vi è maggior necessità di sostegno e protezione dagli impatti (ossia in zona mediale e caviglia-collo). Francamente è difficile comprendere l’utilità dell’hyperposite nella zona mediale del piede; infatti, viene posizionato una materiale con caratteristiche di rigidezza in una parte della scarpa ove la mobilità e il comfort sono caratteristiche chiave per un giocatore di pallacanestro. Se proprio si volesse trovare una giustificazione, potrebbe trattarsi di una protezione dagli impatti causati da un altro giocatore che ci pesta il piede (evento che per la verità capita frequentemente). Di certo, però, si tratta di una forzatura…
Non manca uno strato di Fuse sulla punta della scarpa, così come non mancano gli ormai insostituibili cavi Flywire per una calzata su misura e naturale a cui si aggiunge un ottimo “lockdown“. Il collo della scarpa è imbottito per aumentare il comfort.
Il sistema di allacciatura è particolarmente asimmetrico e suscita senz’altro molti dubbi, sopratutto in merito alla comodità e velocità con cui effettivamente ci si allaccia le scarpe.
Al livello dell’intersuola l’unico elemento degno di nota è una grande placca in plastica utile per il supporto di torsione e che dona ottima stabilità.
L’ammortizzamento è fornito (ed è il secondo anno) da borse di Zoom Air a forma esagonale. La disposizione è tuttavia cambiata, così come la grandezza e il numero delle borse stesse. Si passa dalle 5 borse esagonali viste sulle LeBron 12 alle 4 borse d’aria delle LeBron 13; in più, 2 di esse sono spesse ben 13mm (una sul tallone e una sull’avampiede). Le prestazioni, dunque, dovrebbero essere migliorate.
La suola è in gomma trasparente, come moda recente impone.
Estetica
Nel complesso queste Nike Lebron 13 rievocano chiaramente il giocatore per cui sono state realizzate. Sono massicce, alte…per dirlo con una sola parola: colossali; proprio come Lebron James. Giusto che sia così in fondo; dopotutto non è l’atleta che deve adattarsi al gusto dei consumatori e suoi fan, ma sono questi ultimi che spinti dalla voglia di sentirsi anche solo in minima parte come la stella della NBA ne comprano le scarpe.
Le vestigia del giocatore le possiamo notare chiaramente in diverse parti della scarpa: la linguetta è decorata con la sua firma; il classico logo con le iniziali “LJ” sormontate dalla corona (è il Re) lo troviamo sulla punta e sul retro; all’interno della scarpa, sulla soletta è impressa la scritta “LeBron James XIII”; infine, decorano la cosiddetta “Zoom bag” posta sotto il tallone alcuni riferimenti alla provenienza del 4 volte MVP.
In conclusione si può affermare che pur essendo James il giocatore (e probabilmente l’atleta in generale) di punta del produttore dell’Oregon, un ruolo assimilabile forse a quello che ha svolto Jordan negli anni ’80-’90, tuttavia quest’anno non è stato proposto nulla di innovativo. A Beaverton si sono limitati semplicemente a rifinire i dettagli tecnici e a cambiare leggermente il look, nulla di più.
Galleria foto
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Vista posteriore
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Hyperposite
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LBJ Logo
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Suole a confronto (Lebron 12 sotto; Lebron 13 sopra)
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dettaglio Zoom