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I Raptors ricostruiscono

Masai Ujiri ha iniziato da pochi mesi il suo lavoro a Toronto rivoluzionando la squadra un pezzo alla volta. Sappiamo bene come i Raptors siano da sempre una franchigia “difficile” da gestire, ma, questo trend sembrerebbe poter essere invertito proprio dagli interventi mirati del nuovo GM

Ujiri, dopo aver spostato Bargnani e il suo pesante contratto a New York, ha fatto lo stesso con Rudy Gay (mandato a Sacramento) e Dj Augustin, al quale è stato tagliato il contratto. Nelle ultime ore, inoltre si è fatta sempre più convincente la voce che vorrebbe anche Kyle Lowry lontano dal Canada.

Lo stesso Lowry durante un intervista rilasciata al Toronto Sun sembrerebbe confermare questa idea:

“Non mi aspettavo una trade così presto e così velocemente, ma si sapeva. E’ uno schifo, ma è business.”

Parole dure per il play ex Houston Rockets che, in stagione, stava portando numeri quantomeno onesti: 14, 8 punti, 6,7 assist con quasi il 42% dal campo e un discreto 35% da 3pt.

L’unico che sembra non doversi preoccupare è coach Casey, il GM, infatti, sembra deciso a mantenerlo a Toronto per poter ripartire dai giovani con cui ha lavorato: Valanciunas, Ross e soprattutto DeRozan.

Il progetto di Toronto è ad un nuovo inizio con un obbiettivo dichiarato: risparmiare sul salary cup ed andare a prendere Wiggins al prossimo draft.

 

 

 

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