Jason Kidd è costretto a fermarsi: il coach dei Milwaukee Bucks si sottoporrà nella giornata odierna a un intervento chirurgico per sistemare l’anca destra per cui soffre da diverso tempo. La notizia è stata annunciata con un comunicato ufficiale apparso sul sito della franchigia del Wisconsin.
Kidd convive con questo problema da ormai quattro anni: già perché ha iniziato a lamentare dolore in quella zona quando ancora giocava nel 2011 con la maglia dei Dallas Mavericks. Una conseguenza del logorio fisico dato da un chilometraggio altissimo registrato nella sua lunga carriera NBA, chiusa nel 2013 con indosso la casacca dei New York Knicks.
Kidd ha provato a resistere all’ipotesi dell’operazione stringendo i denti ma negli ultimi due mesi la situazione era diventata insostenibile e l’intervento è diventato una priorità. Il nativo di San Francisco, California, rimarrà indisponibile a tempo indeterminato per permettergli di recuperare al meglio: al suo posto prenderà le redini della squadra il suo assistente, Joe Prunty.
Dopo la vittoria per 101-95 a Phoenix contro i Suns, ecco le dichiarazioni di Kidd in conferenza stampa nella sua ultima gara prima dello stop forzato.
Ho cercato in tutti i modi di scongiurare l’intervento ma, dopo un consulto col mio medico, ho deciso di sottopormi all’operazione perché la mia anca sta peggiorando sempre di più. Ora la squadra verrà guidata da Joe (Prunty, ndr) che è una grande persona, ormai ha un’esperienza pluriennale nella Lega ed è rispettato oltre che molto preparato. Sono sicuro che i giocatori e tutta l’organizzazione lo supporteranno come han sempre fatto con me.
Prunty è un assistente di lungo corso in giro per la NBA: dal 2002 al 2005 agli Spurs, poi un triennio ai Mavericks, dopodiché Trail Blazers, Cavaliers e Nets dove ha trovato Kidd che se l’è portato senza indugi anche nella nuova avventura di Milwaukee. Prunty, che può vantare anche esperienza internazionale visto che è anche il commissario tecnico della Nazionale della Gran Bretagna, esordirà come interim coach mercoledì nella sfida casalinga del BMO Harris Bradley Center contro i Philadelphia 76ers.