Al Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis va in scena il quarto episodio della saga Knicks-Pacers. Indiana, dopo aver dominato l’ultima sfida ed essersi portata sul 2 a 1, cercherà in tutti i modi di guadagnare il terzo successo per mettere gli avversari con le spalle al muro ed avvicinarsi al passaggio del turno. New York, d’altro canto, è costretta a vincere per riconquistare il fattore campo e poter ancora sperare di raggiungere la finale di conference.
Dopo aver subito eccessivamente a rimbalzo gli abusi dei lunghi Pacers, in gara 3, coach Woodson decide di partire con la coppia Martin-Chandler, rinunciando così al doppio playmaker. Tuttavia l’inizio più forte è comunque quello dei padroni di casa che, approfittando delle difficoltà al tiro dei Knicks, scavano un parziale iniziale di 11-3 che costringe New York al timeout. In uscita dal minuto di sospensione è la squadra ospite a provare ad alzare la testa affidandosi a Tyson Chandler, fino a qui spettatore non pagante o poco più della serie, che infila 5 punti consecutivi che mantengono NY a contatto. L’inizio di partita dei Pacers è caratterizzato, come nelle due sfide al Madison, da tante palle perse grazie alle quali i Knicks riescono a supplire l’iniziale 1/11 al tiro, trovando il pareggio a quota 14. A trascinare le rispettive squadre, almeno inizialmente, sono Anthony da una parte e George dall’altra; per entrambi i go to guy il tabellino segna già 7 punti. Malgrado gli aggiustamenti del quintetto i newyorchesi soffrono ancora terribilmente i rimbalzi offensivi di Indiana; proprio dalle seconde chance al tiro i Pacers producono un fatturato consistente che permette loro di chiudere il primo quarto 23 a 16.
La prima frazione di gioco vede gli ospiti tirare con percentuali nefaste dal campo, appena il 30.4% e addirittura 0/6 da tre punti, contro il 52.6% dei Pacers. Le palle perse, come da routine, sono solamente 2 per New York mentre i padroni di casa ne confezionano alla prima sirena già 6. La lotta a rimbalzo è ancora una volta nettamente a favore di Indiana (17 a 7). In una sfida fatta inizialmente di parziali, proprio palle perse e rimbalzi sembrano la chiavi su cui puntare per potersi aggiudicare la gara.
Il primo canestro del secondo quarto è siglato da JR Smith che realizza la tripla numero uno per i Knickerbockers. La partita inizia ad innervosirsi e dopo i tecnici a Chandler ed a Stoudemire ne arriva uno pure per West. I Pacers puniscono con costanza dalla lunga il raddoppio in post, con relative rotazioni, di New York e riescono così ad ampliare il proprio vantaggio fino a toccare il più 11 sul 30 a 19. Anthony prova a riportare i suoi sulla retta via segnando prima da tre e in seguito un jumper dalla media, tuttavia George risponde di pari passo mandando a bersaglio anch’egli un tiro dalla lunga che permette a Indiana di mantenere un rassicurante vantaggio appena al di sotto della doppia cifra. La partita prosegue senza troppi sussulti e mantenendo la stessa falsariga, New York fatica a trovare la via del canestro e continua a concedere rimbalzi offensivi ai Pacers che puntualmente puniscono le disattenzioni ospiti. Nel finale di quarto è Indiana ad allungare, solo un canestro sulla sirena di Melo permette a New York di limitare i danni e ridurre a 14 i punti di distacco. All’intervallo il punteggio è 48 a 34 pro Pacers.
La lotta a rimbalzo vede ancora i padroni di casa condurre (30 a 18) tuttavia è il rapporto palle perse a permettere l’allungo della squadra di Indianapolis. Se nella prima frazione i Pacers avevano regalato agli avversari ben 6 palloni, a metà gara i palloni perduti sono 9 mentre discorso antitetico vale per i Knicks che nel secondo quarto ne perdono 5 contro i soli due del primo. Tra gli ospiti è il solo Anthony, supportato sporadicamente da Felton, a tenere a galla la squadra, per lui già 16 punti e 6 rimbalzi tirando 6/13 dal campo. Prosegue invece la serie disastrosa di Smith che nel primo tempo di questa gara quattro colleziona un pesante 1/8 al tiro. A gravare inoltre sulle sorti ospiti ci sono i tre falli a testa di tutto il reparto lunghi (Chandler, Martin e Stoudemire). Per Indiana ottima prova di George ed Hill dal punti di vista realizzativo, 12 per il primo (malgrado l’1/5 da tre e l’1/4 ai liberi) e 9 per il secondo. A rimbalzo il terzetto George, Hibbert, West raccoglie più di quanto non abbia fatto l’intero roster newyorchese, 8 a testa per i primi due e 6 per il secondo per un totale di 22 rispetto ai soli 18 colti dai Knicks.
Ad inizio ripresa è Felton che prova a scuotere New York avvicinandosi al ferro e segnando quattro punti consecutivi. È Hill a trascinare i Pacers, momentaneamente orfani di Hibbert causa quarto fallo, segnando 7 punti nella parte alta del terzo quarto e tenendo gli avversari a dovuta distanza. Superata la metà del periodo Indiana conduce con 16 lunghezze di vantaggio. Il tira e molla della seconda metà di frazione vede un leggero tentativo di rimonta Knicks che nell’ultimo minuto e mezzo riescono a ricucire parzialmente il gap, chiudendo il quarto sul -11: 56 a 67. Entrambe le squadre riescono a ridurre praticamente a 0 il numero di palle perse, nell’intero quarto l’unico pallone perduto è dei Pacers. La lotta a rimbalzo continua a premiare Indiana ma i falli di Hibbert permettono ai Knicks di non soffrire eccessivamente sotto le plance nella terza frazione. A impedire la rimonta newyorchese è stato Hill autore di 14 punti nel quarto, spesso figli di tiri forzati o pure invenzioni del play.
L’ultimo periodo di gioco parte con un caparbio tentativo di rimonta da parte di New York a cui risponde prontamente Lance Stephenson con 5 punti i rapida successione. Indiana mantiene il controllo della partita, continuando a dominare a rimbalzo e limitando, grazie all’ottima difesa di George, Carmelo Anthony. Il conto dei rimbalzi a metà quarto è imbarazzate: 7 a 1 in favore, ovviamente, dei Pacers. Con 4.53 minuti sul cronometro il punteggio segna +15 per i padroni di casa. Un moto d’orgoglio Knicks segnato da una tripla di Copeland e da una schiacciata con fallo di Chandler, regala ancora qualche sussulto alla gara che si mantiene “aperta” nonostante i soli 2 minuti e 48 secondo sul cronometro e gli 11 punti di divario tra le due franchigie. Indiana fallisce l’attacco a propria disposizione ma le triple prima di Anthony e poi di Smith non trovano che il ferro; a rimbalzo Melo spende un fallo ed essendo il sesto personale è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. I Knicks non riescono più a rimontare, finisce 93 a 82.
I Pacers distruggono ancora una volta New York a rimbalzo, questa volta addirittura 54 a 36 . Dal canto loro gli uomini di Woodson tirano con un misero 35.6% dal campo; non servono a nulla le 16 palle perse di Indiana rispetto alle sole 10 di New York.
Appare evidente come i Knicks in tutti gli incontri disputati nella serie, fino a qui, abbiano completamente snaturato il proprio gioco, preferendo cercare soluzioni per limitare i punti di forza avversari, non trovandole, e non concentrandosi sul proprio gioco. L’apporto dei tiratori della Grande Mela è stato in queste quattro gare pressoché nullo, grazie anche ad un’ottima difesa di Indiana, giocatori come Novak, Copeland, Kidd e Prigioni non sono riusciti minimamente a lasciare il segno (i primi due anche a causa del l’irrisorio minutaggio). Una squadra che in media stagionale segnava circa 11 triple a partita non può ritrovarsi a segnarne 7 a gara (notare che la statistica è falsata da triple spesso realizzate a partita già chiusa, almeno 3 allo questa sera). Pessima ancora una volta la gara di JR Smith che realizza 19 punti frutto però di un agghiacciante 7/22 al tiro. Ai Pacers va il merito di saper trovare in ogni sfida un giocatore diverso su cui fare affidamento in termini realizzativi, oltre ad un Paul George sempre in grado di dare il suo contributo a referto. Stasera per George prestazione da 18 punti, 14 rimbalzi e 7 assist. A trascinare Indiana è stato Hill che ha realizzato ben 26 punti di cui 17 nella ripresa, solito ottimo apporto a rimbalzo di Hibbert, 11 palloni catturati nei pressi del ferro di cui ben 5 offensivi ma buona prova più in generale di tutto l’organico. Tra due giorni andrà in scena gara 5 in cui i Pacers avranno la chance di chiudere i giochi mentre i Knicks avranno la possibilità di riaprire una serie che in questo momento sembra aver ampiamente trovato un padrone.
Knicks
STARTERS | MIN | FG-A | 3P-A | FT-A | REB (O/D) | AST | ST | BLK | TO | PF | +/- | PTS |
Anthony F | 41 | 9-23 | 2-6 | 4-5 | 9 (1/8) | 1 | 1 | 1 | 3 | 6 | -18 | 24 |
Martin FC | 29 | 0-3 | 0-0 | 0-0 | 5 (0/5) | 3 | 0 | 2 | 0 | 3 | -12 | 0 |
Chandler C | 40 | 4-9 | 0-0 | 4-4 | 10 (7/3) | 0 | 1 | 3 | 2 | 4 | -5 | 12 |
Felton G | 39 | 7-16 | 0-2 | 0-0 | 2 (0/2) | 6 | 3 | 2 | 1 | 4 | -12 | 14 |
Shumpert GF | 16 | 0-6 | 0-5 | 0-0 | 2 (1/1) | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | -13 | 0 |
RESERVES | MIN | FG-A | 3P-A | FT-A | REB (O/D) | AST | ST | BLK | TO | PF | +/- | PTS |
Smith GF | 31 | 7-22 | 3-10 | 2-3 | 2 (1/1) | 0 | 1 | 1 | 2 | 4 | +5 | 19 |
Kidd G | 16 | 0-2 | 0-1 | 0-0 | 1 (0/1) | 3 | 1 | 0 | 0 | 0 | -9 | 0 |
Copeland F | 12 | 2-3 | 2-3 | 0-0 | 1 (0/1) | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | +12 | 6 |
Stoudemire FC | 11 | 1-2 | 0-0 | 2-2 | 4 (1/3) | 0 | 0 | 0 | 0 | 4 | -2 | 4 |
Prigioni G | 3 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 (0/0) | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | -2 | 0 |
Novak F | 1 | 1-1 | 1-1 | 0-0 | 0 (0/0) | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | +1 | 3 |
Camby FC | Did Not Play – COACH’S DECISION | |||||||||||
Richardson GF | Did Not Play – COACH’S DECISION | |||||||||||
Barron FC | Did Not Play – INACTIVE | |||||||||||
White GF | Did Not Play – INACTIVE | |||||||||||
TOTAL | 239 | 31-87 | 8-28 | 12-14 | 36 (11/25) | 14 | 7 | 9 | 9 | 29 | -55 | 82 |
Pacers
STARTERS | MIN | FG-A | 3P-A | FT-A | REB (O/D) | AST | ST | BLK | TO | PF | +/- | PTS |
George GF | 45 | 6-19 | 1-9 | 5-8 | 14 (3/11) | 7 | 2 | 2 | 5 | 3 | +16 | 18 |
West PF | 35 | 3-9 | 0-0 | 4-4 | 10 (1/9) | 3 | 1 | 1 | 2 | 2 | +5 | 10 |
Hibbert C | 37 | 2-8 | 0-0 | 2-3 | 11 (6/5) | 2 | 0 | 3 | 0 | 5 | +11 | 6 |
Hill G | 37 | 9-14 | 2-6 | 6-9 | 3 (0/3) | 4 | 1 | 0 | 4 | 0 | +5 | 26 |
Stephenson SG | 35 | 5-13 | 3-7 | 0-0 | 7 (1/6) | 1 | 0 | 0 | 1 | 3 | +6 | 13 |
RESERVES | MIN | FG-A | 3P-A | FT-A | REB (O/D) | AST | ST | BLK | TO | PF | +/- | PTS |
Augustin PG | 21 | 2-5 | 1-2 | 6-6 | 1 (0/1) | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | +9 | 11 |
Hansbrough FC | 14 | 1-3 | 0-0 | 0-0 | 1 (1/0) | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | +8 | 2 |
Mahinmi C | 10 | 1-3 | 0-0 | 0-0 | 6 (4/2) | 0 | 0 | 2 | 0 | 1 | +1 | 2 |
Young GF | 6 | 2-2 | 1-1 | 0-0 | 1 (0/1) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 5 |
Johnson SF | 1 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 (0/0) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | -3 | 0 |
Pendergraph FC | 1 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 (0/0) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | -3 | 0 |
Green GF | Did Not Play – COACH’S DECISION | |||||||||||
Hansbrough G | Did Not Play – COACH’S DECISION | |||||||||||
Granger F | Did Not Play – INACTIVE | |||||||||||
Plumlee PF | Did Not Play – INACTIVE | |||||||||||
TOTAL | 31-76 | 8-25 | 23-30 | 54 (16/38) | 17 | 4 | 8 | 12 | 18 | 55 | 93 |
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