I Sixers sono una delle squadre che che sta affrontando il processo di rifondazione e che sta cercando di “andare male per poi prendere bene”, per tradurre alla lettera l’espressione dall’American English. Sembra paradossale, ma è così: una squadra decide a tavolino di mettere in conto tante sconfitte nel corso dell’annata e finire nei bassifondi delle classifiche, per avere però in seguito dei vantaggi nella stagione successiva nelle chiamate del draft.
E per la stagione prossima si annuncia uno dei pivotal draft degli ultimi anni, con tanti giocatori di talento in uscita dal College che si prospetta possano diventare giocatori franchigia. L’ordine delle scelte è deciso da una lottery ma chi ha avuto il record peggiore nella stagione precedente avrà più possibilità – il 25% – di aggiudicarsi la chiamata numero 1. Tuttavia la versione Borlotti – “perdere e perderemo” – non sempre ripaga, dato che ci sono anche alte probabilità, il 75%, che non si abbia la top pick nonostante il peggior saldo W-L e persino che non si peschino nessuna delle prime tre chiamate, in percentuale del 35.7%.
Questi ragionamenti fatte dalle franchigie sono sì rischi, ma calcolati, visto che poi il tornaconto sarebbe molto vantaggioso per il futuro. Philadelphia ha fatto proprio in questo modo: ha scelto di non rimanere ad essere una squadra attorno al 50% di vittorie e “sacrificare” questa stagione in virtù delle prossime. Questa intenzione si è rivelata già la notte dello scorso draft, quando hanno scambiato la loro stella, Jrue Holiday, coi Pelicans in cambio della 6° scelta assoluta, Nerlens Noel, centro di grande prospettiva proveniente da Kentucky ma che dovrà saltare gran parte della stagione per un infortunio al ginocchio.
Nonostante sia chiara la volontà della dirigenza dei 76ers, si augura uno scenario diverso il Commissioner David Stern, che da buon capo di una Lega non vorrebbe mai che una propria squadra vada male e auspica che il partito “Winless for Wiggins” non prenda il sopravvento sulle sorti stagionali di Philadelphia, come dichiarato nel suo intervento al Beyond Sport Summit. “Tutto questo non sarebbe bello. Al contrario di tutti, io spero che facciano una grande stagione magari centrando anche i Playoff e non abbiano così chance per la scelta numero 1. Poi il fatto che siano in grado di raggiungerli, quello è un altro discorso”.
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