Finora abbiamo visto Kobe Bryant correre come un matto sui pick and roll durante le partite dei Lakers in questa stagione e questo non è affatto un male. Non gli era mai stato esplicitamente detto o chiesto di farlo quando si giocava il triangolo di jacksoniana memoria, ma nonostante ciò Kobe sta mostrando grande capacità di prendere decisioni sia nella creazione di gioco per i compagni, sia nel cercare in maniera solitaria il canestro.
Ma ci sono ovviamente stati anche dei momenti in cui si è rivisto il “vecchio” Kobe (come si suol dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio), momenti in cui la guardia gialloviola si è intestardita andando più volte consecutivamente alla ricerca della soluzione personale, non coinvolgendo i compagni e prendendo pessimi tiri.
Nelle quattro partite da quando è arrivato D’Antoni, Kobe in due casi ha preso meno di 20 tiri e i Lakers hanno vinto, mentre nelle altre due circostanza ha preso più di 20 conclusioni dal campo, portando la squadra losangelina alla sconfitta. Come al solito, quando i suoi compagni di squadra faticano a segnare, Kobe si carica sulle spalle la quasi totalità delle responsabilità offensive, ma questo non sempre funziona.
Bryant pensa che i suoi punti inizieranno ad aumentare in stagione e l’attacco dei Lakers diventerà migliore quando tornerà in campo Steve Nash e la “distribuzione” dei palloni e delle responsabilità passerà nelle sue mani. In quel modo lui potrà concentrarsi esclusivamente sul mettere a referto il maggior numero possibile di canestri. Queste sono le parole che ha rilasciato a Kevin Ding:
“Ho fatto questo tutta la mia carriera, e alcune sere la mia squadra prende più tiri e questo fa sì che aumenti il numero dei miei assist. Le partite che abbiamo vinto sono quelle in cui tutta la squadra ha preso dei tiri. Ora, quando questi tiri iniziano a non entrare, io prendo su di me tutto il peso offensivo.”
Inoltre Bryant guarda già oltre e pensa al rientro della prossima settimana di Steve Nash:
“Segnerò molto di più nel momento in cui Nash rientrerà, perchè questo mi faciliterà molto nel fare quello in cui riesco meglio, cioè mettere il pallone all’interno del canestro.”
Questo sembra essere lo stato d’animo dei Lakers e dei loro fan riguardo al rientro di Steve Nash, considerato come la soluzioni a tutti i problemi dei gialloviola. L’idea è che tutti avranno i palloni che vogliono, al giusto ritmo e nella giusta porzione di campo.
Ma questo non sarà così semplice da realizzare. I problemi dovuti agli spazi che occupano e l’intesa tra Howard e Gasol non scompariranno magicamente. Ci sono tanti aggiustamenti e problemi riguardanti tutti gli altri componenti della squadra che andranno risolti. Non ci sono delle risposte semplici per i Lakers, che oltre alle preoccupazioni legate all’attacco, dovranno prima o poi porsi il problema della difesa. Ma questa è un’altra storia..