E’ molto difficile per Howard far credere di essere sincero dopo le dichiarazioni che mettevano in cattiva luce gli ex compagni di Orlando. Non è stata una sorpresa quindi la ovvia risposta da parte di tre di quelli nominati. Le parole di Jameer Nelson, J.J. Redick e Rashard Lewis infatti, sono colme di delusione e fanno capire che i giocatori si sono offesi e non poco.
Proprio l’ala in forza ai Miami Heat (Lewis) ha rilasciato importanti dichiarazioni, che fanno piombare di nuovo la lente di ingrandimento su ‘Superman‘ e sui suoi atteggiamenti discutibili.
“Credo che le cose dette da Howard siano forti e totalmente irrispettose verso i suoi ex compagni. Tutto lo spogliatoio lo ha aiutato a diventare quello che è ora e la squadra era stata costruita proprio intorno a lui. La cosa che contava di più tra di noi era l’amicizia e, personalmente, non ho mai avuto problemi con lui. Le sue parole mi hanno deluso molto e hanno colpito anche Jameer, che era uno dei suoi migliori amici fuori dal campo. Ora credo solo che Dwight si debba concentrare sulla sua stagione, invece di fare dichiarazioni insulse.”
Per Howard, però, non sembra così tragica la situazione. Infatti il centro dei Lakers ha accusato un fraintendimento delle sue parole da parte degli addetti ai lavori, forse per calmare le acque dato il suo prossimo ritorno ad Orlando con i Los Angeles.
“Non ho mai voluto offendere nessuno dei miei ex compagni. Le mie parole erano solo riferite al fatto che, quando giocavo ad Orlando, la nostra squadra era sottovalutata. Tutti ci guardavano dall’alto verso il basso e tutti odiavamo questa cosa. Sono stati miei compagni per anni e non ho voluto mancargli di rispetto, visto che hanno aiutato anche la mia crescita in campo e fuori.”
“So che devo tornare ad Orlando come avversario e le storie ora sono molto tese, ma io amo la città e devo solo mostrare affetto per i fan e per i miei ex compagni di squadra.”
“Le mie parole erano solo riferite al fatto che eravamo dati per sfavoriti. Nessuno ci ha parlato quando siamo andati alle finali, erano tutti attenti alle mosse di Cleveland. Questo ci ha dato enorme fastidio e abbiamo usato questa scossa come motivazione per andare avanti. Non ho motivo di offendere quei ragazzi.”
Dwight così ha detto di voler chiarire tutto con i compagni coinvolti, per non creare ulteriori problemi e per discutere di persona del reale significato delle sue parole. Spesso le dichiarazioni vengono travisate, ma questa volta l’uscita del giocatore sembra esagerata e atta solo a ‘proteggersi‘ da un’eventuale contestazione generale. Staremo a vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.
