I New York Knicks stanno valutando la composizione del loro roster ed al momento risulta un leggero affollamento nel reparto esterni. Se nel ruolo di playmaker non ci sono particolari dubbi sulla coppia latina formata da José Calderon e Pablo Prigioni, il discorso è più aperto sulla posizione di guardia con 4 elementi a giocarsi i minuti della rotazione.
Di questo quartetto l’unico intoccabile è Tim Hardaway Jr., su cui la dirigenza newyorkese punta molto sul medio-lungo termine. Per gli altri 3 invece può succedere di tutto: non è infatti da sottovalutare l’ipotesi di una trade che coinvolga qualcuno tra Iman Shumpert, J.R. Smith o Shane Larkin, qualora il guru Phil Jackson ed il general manager Steve Mills ottengano le giuste pedine di scambio con cui completare altre lacune nella rosa attuale.
Non è la prima volta che il nome di Shumpert finisce per essere papabile di un inserimento in manovre di mercato. Nonostante le doti atletiche da gran difensore ed un buon tiro perimetrale, il prodotto di Georgia Tech non ha completato quei miglioramenti attesi da un giocatore con le sue potenzialità.
Quanto a J.R. è facile intendere come i suoi comportamenti, in campo e soprattutto fuori, non rientrino nel target ideale di una squadra di pallacanestro, figuriamoci se poi quest’ultima è guidata da un cultore della disciplina – anche se a suo modo – come Jackson. Il figlio del New Jersey farà bene a ritornare sui livelli che gli competono sul parquet se vuole evitare una partenza dalla Grande Mela, dato che le apparizioni dell’ultima stagione lo hanno fatto sembrare un lontano parente rispetto a quel giocatore che solo un anno fa vinceva il premio di Sixth Man of the Year.
Infine c’è Larkin, arrivato dalla porta di servizio come allegato all’affare Chandler che è tornato a Dallas e che rischia un breve soggiorno a New York City, anche se la giovane età ed una maturazione cestistica tuttora in atto fanno propendere che sia uno tra Iman e J.R. a fare le valigie verso altri lidi, a patto però che arrivino in cambio elementi di livello per coach Derek Fisher.